Come un novello Mattia Pascal anche lui voleva lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita, la moglie e i tre figli, per inseguire un nuovo inizio con una donna conosciuta online.
Una storia che sembra uscita da un romanzo pirandelliano, ma che è accaduta davvero negli Stati Uniti. Ryan Borgwardt, 45 anni, originario del Wisconsin, ha deciso di inscenare la propria morte per ricominciare da capo dall’altra parte del mondo. Come il personaggio del celebre romanzo di Pirandello.
Il Mattia Pascal americano
La sera dell’11 agosto 2023 Borgwardt racconta alla moglie che il giorno successivo sarebbe uscito in kayak sul Green Lake, a circa 160 km da Milwaukee. Un dettaglio che si rivelerà fondamentale: il 12 agosto, infatti, l’uomo viene dichiarato disperso e tutti pensano subito a un tragico incidente. Sul lago viene ritrovato il kayak rovesciato e, a bordo, il suo documento d’identità.
Ma quella che sembrava una tragedia era in realtà un ingegnoso piano di fuga: invece di remare, Borgwardt avrebbe lasciato lì le prove della sua “morte” per poi partire in direzione Toronto, da dove si è imbarcato su un volo diretto a Parigi. L’obiettivo? Raggiungere una donna uzbeka conosciuta sui social, probabilmente in Georgia, con cui intratteneva una relazione segreta da mesi.
La fuga dura solo 89 giorni
Per quasi tre mesi la messinscena ha retto, ma dopo 59 giorni di ricerche infruttuose le autorità americane hanno iniziato a dubitare della versione dell’annegamento. I sospetti sono cresciuti quando è emerso che Borgwardt aveva richiesto un nuovo passaporto appena tre mesi prima della scomparsa.
Le indagini hanno seguito la pista della fuga e, dopo 89 giorni, il 45enne è stato rintracciato in Europa e riportato negli Stati Uniti a fine 2024. Davanti al giudice, Borgwardt ha confessato tutto.
La reazione della famiglia
Se il suo piano era quello di ricominciare da zero, il prezzo da pagare si è rivelato altissimo. La moglie, venuta a conoscenza della verità, ha immediatamente chiesto il divorzio. Il sogno romantico di Borgwardt si è trasformato in un incubo giudiziario e personale, diventando un caso che ha fatto il giro del mondo per la sua incredibile stranezza.
La vicenda è finita in Tribunale, dove l’accusa ha chiesto al giudice della contea di Green Lake, Mark Slate, di condannare Borgwardt a 45 giorni di carcere. Una pena che è stata tuttavia addirittura raddoppiata dal giudice, che lo ha condannandolo a 89 giorni, gli stessi trascorsi dalla dichiarazione di scomparsa fino a quando non lo hanno trovato all’estero (a novembre).
A Borgwardt è toccato inoltre pagare 30mila dollari di risarcimento alle forze dell’ordine, per coprire le spese sostenute per rintracciarlo, e si è visto costretto pure a fare pubblica ammenda:
“Mi pento profondamente delle azioni che ho compiuto quella notte e di tutto il dolore che ho causato alla mia famiglia e ai miei amici”.