Il Mondiale di calcio... per le nonne
Il successo dell'evento è stato tale che "Mama Beka", l'ideatrice, ha già annunciato il prossimo appuntamento: il 2027 in Kenya

Dal 7 all’11 aprile 2025, nella provincia di Limpopo, nel nord-est del Sudafrica, si è svolto un evento straordinario che ha unito sport e inclusione sociale: la prima Copa Mundial de Abuelas, la Coppa del Mondo di Calcio delle Nonne. Un torneo unico nel suo genere, che ha visto 32 squadre di donne over 55 provenienti da tutto il mondo sfidarsi in emozionanti partite da 30 minuti.
L'idea di "Mama Beka"
L'evento, tenutosi nello stadio di Nkowankowa, ha saputo unire la competizione sportiva alla festa di solidarietà, autonomia e empowerment femminile. Un'esperienza unica per molte partecipanti, alcune delle quali non avevano mai calcato un campo da calcio prima d’ora. Tra loro, ha brillato Mbele Nonhlanhla, soprannominata affettuosamente "la macchina da gol", che a 63 anni, con la maglia numero 10 e i capelli tinti di marrone, ha conquistato tutti con la sua energia e il suo sorriso contagioso.

La manifestazione non nasce ovviamente per scoprire nuove campionesse, ma per promuovere l’invecchiamento attivo e dare visibilità a una fascia di popolazione spesso trascurata. Come ha raccontato la sudafricana Devika Ramesar, 62 anni: "Non importa vincere o perdere, l’importante è mantenersi in forma e divertirsi".
A ideare questo straordinario torneo è stata Rebecca Ntsanwisi, conosciuta da tutti come Mama Beka. Dopo aver affrontato una battaglia personale contro un tumore che l’aveva costretta su una sedia a rotelle, Rebecca ha deciso di trasformare la sua esperienza in un'opportunità per migliorare la salute e il benessere delle donne della sua comunità. Così, nel 2007, è nato il progetto che oggi ha conquistato il mondo.
Grande successo: presto una nuova edizione
In uno scenario che ricordava il grande calcio professionistico – con vuvuzela a risuonare sugli spalti, giovani mascotte mano nella mano con le atlete e inni nazionali – la Coppa delle Nonne ha regalato grandi emozioni a partecipanti e spettatori. Le partite, giocate in due tempi da 15 minuti ciascuno, sono state caratterizzate da sorrisi, grinta e un entusiasmo contagioso.
Ogni partecipante ha ricevuto una medaglia, ma il vero premio è stato il senso di appartenenza e la gioia di essere protagoniste. Non si è trattato solo di calcio, ma di rinascita, di sfida ai propri limiti e di affermazione del diritto di ogni donna, a qualsiasi età, di esprimere vitalità e talento.

Il successo dell'evento è stato tale che Mama Beka ha già annunciato il prossimo appuntamento: il 2027 in Kenya, con l'obiettivo di ampliare ancora di più la rete internazionale di nonne-calciatrici.
La Copa Mundial de Abuelas è la dimostrazione che la passione e la determinazione non hanno età. Un messaggio potente che ha attraversato il campo di Tzaneen e ha raggiunto il mondo intero.