Ma dai...

Fingere di lavorare è il nuovo lavorare: benvenuti negli uffici dell’assurdo

In Cina prendono sempre più piede le "false aziende", dove giovani disoccupati passano la giornata come se stessero lavorando

Fingere di lavorare è il nuovo lavorare: benvenuti negli uffici dell’assurdo
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Se pensavi che la tua giornata lavorativa fosse inutile, aspetta di conoscere i nuovi trend del mercato del non-lavoro in Cina. Perché ormai, nel 2025, lavorare è out. Il vero lusso? Fingere di lavorare. E pagare per farlo.

Le aziende per finta in Cina

Sì, avete letto bene: sempre più giovani disoccupati, anziché passare le giornate sul divano a scrollare TikTok in pigiama, si alzano la mattina, si mettono la cravatta (o almeno una t-shirt pulita), e vanno in ufficio. Non per uno stipendio, ma per il privilegio di sembrare produttivi. E tutto questo alla modica cifra di 30-50 yuan al giorno, l’equivalente di un caffè con brioche a Milano (chissà cosa ne direbbe, a proposito, il mitico Milanese Imbruttito, con il suo mantra del "fatturare"), o mezzo cocktail a Tokyo.

Pacchetti completi

Le cosiddette “aziende per finta” offrono pacchetti completi: scrivania con vista su altri disperati, Wi-Fi gratuito per far finta di rispondere alle mail, e persino una mensa dove puoi mangiare con la stessa apatia dei veri impiegati. Per un supplemento, puoi anche ricevere incarichi fasulli da un finto manager che ti chiede di completare report senza senso — praticamente come un vero manager, solo con più creatività.

E se vuoi l’esperienza completa? Nessun problema. Alcuni pacchetti premium includono drammi da open space: litigi inscenati con colleghi immaginari, scioperi simbolici, e persino falsi licenziamenti per rendere tutto molto realistico. Si vocifera che alcuni clienti abbiano chiesto di essere chiamati "in riunione urgente" solo per potersi alzare e uscire con aria frustrata.

Il successo di queste aziende è figlio dei tempi: la disoccupazione giovanile è alta, la pressione sociale a "fare qualcosa di utile" è ancora più alta, e i genitori vogliono vedere i figli vestiti da adulti e fuori casa, anche se il badge aziendale è un pezzo di cartone stampato su Canva.

"Ci sentiamo meglio"

Ma c’è di più. Alcuni partecipanti giurano che, dopo una settimana a fingere di lavorare, si sentono meglio. Più motivati. Più... manageriali. C'è chi ha iniziato a portare la valigetta anche la domenica, solo per non perdere il mood. E c'è da capirli: è difficile tornare alla realtà dopo aver vissuto il sogno di un ufficio dove nessuno pretende nulla da te, nemmeno risultati.

Insomma, il futuro del lavoro potrebbe non essere fatto di automazione e smart working, ma di smart... finta. E se il mondo reale è troppo duro da affrontare, c'è sempre un ufficio finto con una scrivania vera che vi aspetta. Basta pagare il biglietto d'ingresso.

Come potrebbe essere un annuncio di lavoro

Abbiamo provato anche a immaginare come potrebbe essere un annuncio di lavoro per queste "finte ditte".

Posizione: Collaboratore Fittizio in Azienda Immaginaria
Orario: Flessibile (ma sembri sempre molto impegnato)
Retribuzione: No, ma ti regaliamo un badge con la tua faccia seria
Responsabilità:

  • Aprire Excel e sospirare profondamente
  • Fingere una videochiamata con auricolari scollegati
  • Guardare fuori dalla finestra con aria da “decision maker”
  • Scrivere mail con oggetto “follow-up urgente” senza testo

Requisiti:

  • Faccia da “sono sotto pressione ma mi piace”
  • Capacità di annuire con convinzione
  • Ottima gestione del nulla

Benefit Extra:

  • Sala relax per crolli emotivi simulati
  • Corso intensivo di “linguaggio da corporate”
  • Sceneggiature personalizzate per conflitti da corridoio.