Curioso studio

Testa o croce? Le possibilità non sono 50 e 50. Uno studio svela qual è la faccia della moneta "favorita"

Nel 50,8% dei casi la moneta "preferisce" lo stesso lato di partenza. Lo diceva anche un'indagine del 2007

Testa o croce? Le possibilità non sono 50 e 50. Uno studio svela qual è la faccia della moneta "favorita"
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Quando non sappiamo se prendere una decisione o un'altra, cosa facciamo? Qualcuno si affiderà al classico lancio della monetina, che appare la più imparziale delle soluzioni. Ma in realtà non è così. Sapete infatti che esiste una faccia della moneta "favorita" rispetto all'altra quando facciamo testa o croce? Non lo diciamo noi, ma uno studio universitario che si è basato sui dati empirici di 350.757 lanci.

Testa o croce? Le possibilità non sono 50 e 50

L'esperimento ha coinvolto 48 persone che hanno lanciato più volte varie monete (44 valute differenti), è stato effettuato senza spesa (e ci mancherebbe...) e si è guadagnato l'Ig Nobel, un premio satirico assegnato alle ricerche scientifiche più strane e bizzarre al mondo.

Alla fine della lunghissima serie di lanci, i ricercatori hanno stabilito che le monete “preferiscono” il lato di partenza.

Lo studio è stato fatto con grande precisione e serietà: ogni lanciatore eseguiva 100 lanci partendo da un lato iniziale noto e usando come punto di partenza per il lancio successivo proprio il lato appena uscito.

Per rendere il tutto più omogeneo, poi, i lanciatori si sono scambiati le monete, di modo che le caratteristiche di lancio di ciascuno non influenzassero l'esito dello studio.

Lo studio di Diaconis

Lo studio recente prende peraltro le mosse da un precedente, realizzato nel 2007 da Persi Diaconis, un matematico della Stanford University, noto per i suoi studi sul caso e la casualità. In gioventù è stato anche un prestigiatore professionista, esperienza che ha influenzato profondamente il suo interesse per i processi apparentemente casuali, come il mescolamento delle carte o il lancio di una moneta.

Nel celebre studio condotto insieme a Susan Holmes e Richard Montgomery, Diaconis ha dimostrato che il lancio di una moneta non è perfettamente equo. Utilizzando un approccio fisico e matematico, hanno modellato il movimento della moneta come un sistema meccanico soggetto a leggi deterministiche.

Secondo i risultati pubblicati nel 2007, se una persona lancia una moneta con un certo angolo e una certa forza, c’è una probabilità leggermente maggiore (circa il 51%) che il risultato finale sia quello di partenza. Questo squilibrio deriva dal fatto che il moto della moneta è influenzato da condizioni iniziali non completamente casuali.