Perseverance scopre una strana roccia a forma di popcorn su Marte
Nettamente diversa da quelle circostanti, la roccia è ora al centro di un'indagine volta a spiegare la sua formazione: tre le ipotesi

Il rover Perseverance della NASA, attivo su Marte dal 2021, ha recentemente individuato una roccia che sta attirando l'attenzione dei geologi di tutto il mondo.
Un’anomalia nel paesaggio marziano
La scoperta, avvenuta l'11 marzo scorso mentre il rover esplorava il bordo del cratere Jezero, ha rivelato una formazione rocciosa insolita, caratterizzata da centinaia di piccole sfere grigio scuro, alcune delle quali presentano minuscoli forellini.

Questa particolare struttura le conferisce un aspetto che ai più ha ricordato subito il popcorn, uno degli snack più popolari e sfiziosi prodotto riscaldando i chicchi di mais, i quali gonfiandosi "esplodono" in tante piccole sfere bianche.
La roccia appare nettamente diversa da quelle circostanti, suggerendo che potrebbe non essersi formata nel luogo del ritrovamento. Gli scienziati ipotizzano infatti che possa essere stata trasportata da altre zone del Pianeta Rosso, un'idea supportata dal fatto che formazioni simili erano già state osservate dai rover Opportunity e Curiosity nei crateri Endurance e Gale.

I ricercatori stanno attualmente studiando diversi scenari per spiegare la formazione di questa strana roccia marziana. Sono tre al momento le ipotesi più accreditate:
- Presenza di acqua sotterranea: il passaggio di liquidi attraverso i pori della roccia potrebbe aver favorito la creazione di queste piccole sfere minerali nel corso del tempo.
- Attività vulcanica: la roccia potrebbe essersi formata in seguito al rapido raffreddamento di goccioline di magma espulse durante un'eruzione.
- Impatto di meteoriti: l'energia sprigionata da un impatto potrebbe aver vaporizzato il materiale roccioso, portando alla successiva condensazione e formazione delle sfere osservate.
Un enigma ancora da risolvere
"Ciascuno di questi meccanismi di formazione avrebbe implicazioni molto diverse per l'evoluzione di queste rocce", ha dichiarato il team scientifico della missione in una nota pubblicata dalla NASA. "Determinare il contesto e l'origine di questa roccia sarà fondamentale per comprendere meglio la storia geologica del bordo del cratere Jezero".
L’indagine è ancora in corso e gli scienziati stanno analizzando i dati raccolti per cercare di risolvere il mistero. Se la roccia fosse legata all'acqua, potrebbe fornire nuove prove della presenza di ambienti abitabili nel passato marziano. Se invece fosse di origine vulcanica o meteoritica, offrirebbe ulteriori indizi sulla storia geologica e sui processi dinamici del pianeta.