Il tatuaggio elettronico che ti "legge" la mente: come un adesivo sul viso potrebbe salvare vite
Il dispositivo si applica sulla fronte e registra le onde cerebrali per monitorare l’attività del cervello e valutarne il carico mentale

Immagina di avere un tatuaggio unico - elettronico, leggerissimo e temporaneo - applicato sulla fronte come un adesivo. Non ha utilizzo estetico né di gusto, ma serve a leggere nella tua mente (o quasi). Per la precisione, misura il tuo carico mentale mentre lavori, per capire quando stai andando oltre il limite. Sembra fantascienza? E invece è scienza vera, freschissima, pubblicata il 29 maggio sulla rivista Device.
L'idea della University of Texas
A idearlo sono stati due ingegneri della University of Texas ad Austin, Nanshu Lu e Luis Sentis, che hanno unito cervelli e circuiti per affrontare un problema molto concreto: come prevenire errori umani potenzialmente catastrofici in ambienti ad alta pressione, dove la concentrazione è questione di vita o di morte. Il controllo del traffico aereo, per esempio.

Negli ultimi anni, infatti, si sono verificati incidenti legati alla stanchezza mentale del personale. Uno dei più drammatici è avvenuto a gennaio, quando una collisione tra un elicottero e un aereo passeggeri ha causato la morte di 55 persone. Le indagini hanno rivelato che in quel momento i controllori della torre di controllo dell’aeroporto nazionale di Reagan erano in grave carenza di personale, costretti a coprire turni troppo lunghi da soli. Letteralmente, sopraffatti.
Ed è qui che entra in scena il “tatuaggio elettronico” – o e-tattoo, come lo chiamano i suoi creatori.
Come funziona il tatuaggio elettronico?
Il dispositivo, che sembra un semplice adesivo trasparente, è composto da un polimero sottile e flessibile, elettrodi e una batteria. Si applica sulla fronte e registra le onde cerebrali tramite un processo chiamato elettroencefalografia (EEG), lo stesso usato nei laboratori e negli ospedali per monitorare l’attività cerebrale.
A differenza delle classiche cuffie EEG – simili a cuffie da doccia collegate a una ciotola di spaghetti elettrici – questo tatuaggio è comodo, quasi invisibile e non richiede gel o fili. Inoltre, è personalizzabile per adattarsi alla forma del viso di chi lo indossa.
THE FUTURE IS SKIN-DEEP, MEET THE E-TATTOO
E-tattoos are here, blending seamlessly with your skin to track your heartbeat, monitor your muscles, even read your brainwaves.
No device to hold.
No strap to wear.
Just a thin sticker that turns your body into the ultimate… pic.twitter.com/hEq146gJu8
— Mario Nawfal (@MarioNawfal) May 30, 2025
Ecco la parte geniale: le onde cerebrali rilevate dal tatuaggio (delta, theta, alfa, beta, gamma) cambiano in base allo sforzo mentale. I ricercatori hanno osservato, in un piccolo studio con sei partecipanti, che con l’aumento della difficoltà in un test di memoria, aumentavano le onde lente (delta e theta) e diminuivano quelle più veloci. Un segnale chiaro: il cervello è sotto pressione.
I dati raccolti sono stati poi analizzati con un algoritmo di apprendimento automatico, che ha stimato il carico mentale con una precisione paragonabile al metodo gold standard: il NASA Task Load Index, un questionario usato nei contesti più critici per misurare la fatica mentale. Solo che qui non serve che tu dica come ti senti – il tatuaggio lo “sa” da solo.
Più lo usi, meglio funziona
C’è un dettaglio curioso: il sudore del viso, che potrebbe sembrare un nemico dell’elettronica, in realtà migliora le prestazioni del tatuaggio, abbassando l’impedenza elettrica. In parole semplici? Più lo indossi, più diventa preciso.
Secondo Gert Cauwenberghs, bioingegnere dell’Università della California, San Diego, che non è coinvolto nel progetto, questo sistema ha il potenziale per entrare presto in commercio. Ma si chiede: i datori di lavoro – e soprattutto i dipendenti – saranno disposti ad accettare un controllo così “intimo” per aumentare la sicurezza?
Il futuro: intelligenza artificiale sulla pelle
Per ora, l’analisi dei dati avviene su un computer esterno, ma il prossimo obiettivo dei ricercatori è ambizioso: integrare una rete neurale direttamente nel chip Bluetooth del tatuaggio. In pratica, il dispositivo farebbe tutto da solo – registrazione e interpretazione dei segnali cerebrali – in tempo reale.
Un giorno, potremmo vedere piloti, controllori di volo, autisti, supervisori di robot e altri lavoratori in ruoli critici indossare questo tatuaggio tecnologico che li avvisa quando è ora di prendersi una pausa, prima che lo faccia il loro cervello… nel peggiore dei modi.
Una nuova frontiera del benessere sul lavoro? Forse. O forse solo l’inizio di un mondo dove la mente non mente e un piccolo tatuaggio ce lo dice.