Per molti, il primo giorno di lavoro è un momento carico di emozione e ansia. Per Walter Carr, giovane dell’Alabama, si è trasformato in una vera impresa destinata a fare il giro degli Stati Uniti come esempio di dedizione, resilienza e solidarietà.
Primo giorno di lavoro e la macchina… si guasta
La sera prima del suo primo turno presso la società di traslochi Bellhops, l’auto di Walter si rompe. Nessun autobus, nessun passaggio disponibile, e la certezza che perdere quel giorno avrebbe potuto costargli l’assunzione. Così, dopo appena quattro ore di sonno, poco prima di mezzanotte, il ragazzo prende una decisione coraggiosa: mettersi in cammino e raggiungere a piedi la casa dei clienti, a Pelham, partendo da Homewood. Sono più di 30 chilometri.

Cammina per ore attraverso i sobborghi di Birmingham, nel cuore della notte, finché il dolore alle gambe lo costringe a fermarsi. È in quel momento che lo nota un agente della polizia di Pelham. Walter racconta la sua storia con semplicità e determinazione. Gli restano ancora molti chilometri da percorrere, ma non ha intenzione di arrendersi. Gli agenti, colpiti dalla sua grinta, lo portano a fare colazione e lo accompagnano fino a destinazione.
La lunga camminata, il passaggio e l’arrivo in anticipo
Alle 6:30 del mattino, Walter è già alla porta della famiglia Lamey, in largo anticipo rispetto al resto della squadra. La signora Lamey, stupita dal racconto degli agenti, gli offre un divano per riposare e qualcosa da mangiare, ma lui rifiuta: preferisce iniziare subito il lavoro.
Durante le prime ore insieme, la donna scopre la storia personale del ragazzo: l’infanzia a New Orleans, la casa distrutta dall’uragano Katrina, il trasferimento con la madre a Houston e infine in Alabama. Ogni parola conferma la sua determinazione e la sua voglia di costruirsi un futuro migliore. Commossa, la signora Lamey decide di condividere la vicenda su Facebook. Il post diventa virale in poche ore.
La storia giunge presto al CEO di Bellhops, Luke Marklin. Colpito dall’impegno del nuovo dipendente, guida dal Tennessee all’Alabama per incontrarlo. Davanti a una tazza di caffè, Marklin fa un gesto destinato a entrare anch’esso nella storia: consegna a Walter le chiavi della sua Ford Escape del 2014.
This is an incredible story. The grit and heart Walter showed defines Bellhops’ culture precisely. I’m really proud to be on the same team as Walter… we set a high bar on service and he just raised it. Look forward to thanking him in person this week. https://t.co/Fr4ytu5CM1
— Luke Marklin (@LukeMarklin) July 15, 2018
“È in mani molto migliori con te”, gli dice.
Walter rimane senza parole, poi abbraccia il suo datore di lavoro tra l’emozione generale.
La raccolta fondi in beneficenza
Nel frattempo, la raccolta fondi online lanciata per riparare l’auto del ragazzo raggiunge prima 8.000 e poi oltre 50.000 dollari. Con parte dei fondi, Walter decide di restituire alla comunità: dona 25.000 dollari alla Birmingham Education Foundation, partecipa a conferenze motivazionali e sostiene iniziative per aiutare studenti e giovani in difficoltà.

Da quella notte incredibile, la vita di Walter Carr è cambiata radicalmente: si è laureato in scienze, ha lavorato nel trasporto pazienti, è rimasto legato alla famiglia Lamey e continua a collaborare con Bellhops. Ha perfino istituito il “Walter Carr Award”, un riconoscimento annuale assegnato a studenti che dimostrano carattere e determinazione.
E se oggi può finalmente spostarsi in auto, confessa che ogni tanto una camminata la fa ancora volentieri. Forse per ricordarsi da dove è partito. Forse perché, come ripete spesso, “niente è impossibile, a meno che non lo rendiamo tale”.