IL CRIMINE NON PAGA

Tempi duri per la Banda Bassotti: mani nel sacco per via del destino e della tecnologia

A Como e Cernusco sul Naviglio due storie con protagonisti ladri colti sul fatto incastrati dai sistemi di antifurto

Tempi duri per la Banda Bassotti: mani nel sacco per via del destino e della tecnologia
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C'è chi dice che il crimine non paga. E leggendo queste due storie successe tra Como e Cernusco sul Naviglio, questa teoria è confermata ancora una volta. Protagonisti due ladri, colti sul fatto grazie a una combinazione perfetta di tecnologia, tempismo e… un pizzico di sfortuna.

Como, la telecamera registra tutto

Un 25enne danese, senza fissa dimora, pensava forse di averla fatta franca dopo aver tentato di introdursi in un appartamento di via per Brunate, a Como. Ma non aveva fatto i conti con lo smartphone del padrone di casa, un 64enne che, comodamente dal divano, aveva ricevuto l’allerta del sistema d’allarme e aveva visionato in tempo reale le immagini del tentato furto. Nitide, definite, quasi da fototessera.

Quando il destino (e la tecnologia) ci mette lo zampino: due ladri beccati con le mani nel sacco… e uno persino due volte
Il ladro riconosciuto dalle immagini sullo smartphone

Il giorno dopo - si racconta su ComoZero - totalmente incredulo, il 64enne se lo ritrova davanti per strada. Lo riconosce all’istante – stesso volto, stessi abiti – e decide di seguirlo. Chiama la polizia e guida gli agenti fino al sospettato. Il danese viene fermato e portato in Questura: riconosciuto formalmente, viene denunciato per tentato furto aggravato. Finita qui? Neanche per sogno.

La sera stessa arriva una nuova segnalazione: qualcuno si è introdotto in un cantiere della zona. La descrizione? Guarda caso, corrisponde al giovane danese. Gli agenti lo ritrovano poco distante, a zonzo senza meta, e lo riaccompagnano (di nuovo) in Questura. Due apparizioni, due fermi, stesso ladro: roba da Guinness dei primati della sfortuna criminale.

Cernusco, il ladro acrobata e il bottino nella federa

A Cernusco sul Naviglio, invece, la scena raccontata da PrimaLaMartesana è più classica ma non meno cinematografica. Un 56enne albanese, anche lui senza fissa dimora, forza una finestra e si introduce in un appartamento di via Gaspara Stampa. Aspetta che il proprietario sia fuori, rovista ovunque e riempie una federa con gioielli e orologi. Insomma, tutto secondo il piano. Peccato che anche qui l’allarme antifurto faccia il suo dovere, avvisando direttamente i Carabinieri.

Quando il destino (e la tecnologia) ci mette lo zampino: due ladri beccati con le mani nel sacco… e uno persino due volte
Il ladro è fuggito dalla finestra con la federa piena di gioielli

Quando la pattuglia arriva sul posto, lo trova intento a uscire dalla stessa finestra da cui era entrato. Colto sul fatto, letteralmente con le mani nel sacco (anzi, nella federa), viene arrestato, perquisito (in tasca aveva arnesi da scasso) e portato in caserma. Il bottino è stato restituito al legittimo proprietario, lui invece è rimasto in camera di sicurezza, a disposizione della magistratura.

Morale della favola? Se hai intenzioni poco lecite, evita Como e Cernusco: qui tra antifurti intelligenti, cittadini svegli e forze dell’ordine sul pezzo, è difficile passarla liscia. E, soprattutto, la federa è fatta per dormire, non per rubare...

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