Smarrito nel 2018, il pappagallo Gino torna a casa dopo 7 anni
A Monza l'incredibile ritorno a casa del volatile, dato oramai per disperso

Probabilmente il suo proprietario aveva abbandonato ogni speranza di ritrovare Gino, l'amato pappagallo. Perché capita che un animali si smarrisca e allora partono i "classici" appelli, tra social e foglietti appesi ai pali della luce. Ma poi, quando passa un certo tempo, ce ne si fa una ragione.
La storia del ritrovamento di Gino, però, insegna che davvero la speranza è l'ultima a morire...
Il pappagallo Gino torna a casa dopo sette anni
A raccontare la curiosa storia è Prima Monza. A fine marzo, volontari ENPA della Provincia di Monza vengono contatti da un privato cittadino che comunica il ritrovamento di un esemplare di pappagallo cenerino a coda rossa. Si tratta di un animale esotico, che non appartiene affatto all’avifauna della Lombardia e che dunque non ha molte possibilità di sopravvivere alle nostre temperature invernali, e quindi molto probabilmente era detenuto presso qualche abitazione dalla quale è fuggito.
Le ricerche
Oggi, infatti, sempre più persone scelgono di acquistare e detenere come animali da compagnia esemplari di specie esotiche, tra le quali molti pappagalli. È stato il caso di Gino, che fortunatamente riportava un anello di marcaggio che gli era stato apposto al momento della nascita.
Dal codice “parlante” riportato sull’anello, i militari del Nucleo CITES di Milano sono riusciti a risalire all’allevamento dove era nato nel lontano 2004.
Considerato che il pappagallo cenerino è specie in via di estinzione, tutelato dalla Convenzione CITES, l’allevatore di Gino era obbligato a suo tempo a fare denuncia di nascita e a registrare la vendita dell’animale su un apposito registro. Dalla consultazione del registro, che l’allevatore ancora conservava nonostante fossero passati più di 20 anni, è stato possibile risalire ad una vendita effettuata nel 2005.
Era scappato nel 2018
L’allora acquirente è stato quindi contattato dai militari ai quali confermava l’acquisto del pappagallo, ma al tempo stesso raccontava che Gino era scappato dalla sua abitazione nel lontano 2018 e che nonostante avesse fatto denuncia del suo smarrimento, l’animale non era mai stato ritrovato.
Immaginatevi lo stupore e la felicità quando al proprietario è stato comunicato che Gino era vivo e in buona salute e che era temporaneamente detenuto presso il centro Enpa di Monza in attesa di ritrovare la sua vera “casa”.

Il proprietario ha da subito espresso il desiderio di riavere Gino con sé e dopo le verifiche sullo stato di salute dell’animale e sulla documentazione, Gino ha finalmente riabbracciato il suo padrone. Ma chissà dove sarà stato tutto questo tempo...