Che scoperta!

Nel magazzino del Comune spunta una tomba romana del IV secolo

Tutto "merito"... del referendum dell'8 e 9 giugno

Nel magazzino del Comune spunta una tomba romana del IV secolo
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Avete presente quando mettete in ordine quell’armadio che da anni dovevate sistemare e saltano fuori indumenti e accessori che neanche ricordavate di avere? Beh, al Comune di Pioltello (in provincia di Milano) è successa esattamente la stessa cosa. Solo che dal magazzino comunale non è spuntato un capo d'abbigliamento, ma una tomba del periodo tardo romano, con tanto di lastroni in granito, piastrelle e mattoni inscatolati, ossa e corredo imbustato.

Una tomba ritrovata durante la pulizia del magazzino

Una (ri)scoperta che ha lasciato tutti di stucco, anzi di sasso, come racconta Prima La Martesana. "Merito" del referendum dello scorso weekend che ha messo in moto il tutto.

"Gli operai dovevano tirare fuori i tabelloni da uno dei nostri magazzini così hanno approfittato dell’occasione per dare una sistemata e buttare residui vecchi di decenni che giacevano abbandonati nei locali - ha raccontato il vicesindaco con delega al Demanio Saimon Gaiotto - Tra le cianfrusaglie sono spuntati anche i due lastroni in granito e le casse collegate. Aprendole abbiamo trovato una serie di sacchetti catalogati, riportanti diciture come “cocci” e “corredo”, ma soprattutto un cartellino della Soprintendenza archeologica della Lombardia, datato 30 maggio 1985, in cui era scritto a chiare lettere “Pioltello, sepolcro romano 4 dC”.

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Era il sepolcro trovato nel 1985

A distanza di 40 anni esatti, dunque, la città ha riscoperto uno dei rinvenimenti storici che, all’epoca, avevano destato grande scalpore: si trattava, infatti, di una sepoltura, probabilmente di un cavaliere romano, trovata durante un cantiere privato in una villetta di Seggiano in via Pollaiolo.

"Con ogni probabilità, dopo le analisi da parte della Soprintendenza, le parti di minor pregio sono state restituite al Comune che, in attesa di una collocazione adeguata, le ha posizionate in un magazzino - ha proseguito Gaiotto - Erano anni turbolenti dal punto di vista politico, con tanti cambiamenti, così il bene archeologico è finito nel dimenticatoio".

I reperti per il momento sono stati recuperati e messi in sicurezza in maniera più congrua, in attesa di trovare un luogo adatto per essere esposti e diventare fruibili alla cittadinanza. Il pensiero va subito a Villa Opizzoni, la storica dimora, già sede del Municipio, destinata a diventare Casa della cultura, al cui interno sorgerà anche un museo. La sede ideale per raccontare il passato romano della città.