COSA AVRESTE FATTO?

Mille dollari a settimana invece di un milione subito: la scelta che ha diviso il web

Brenda ha scelto di rinunciare all’euforia del colpo grosso immediato per una tranquillità durevole nel tempo

Mille dollari a settimana invece di un milione subito: la scelta che ha diviso il web

C’è chi sogna la vincita alla lotteria come un’esplosione improvvisa di lusso, libertà e colpi di testa. E poi c’è chi, quando la fortuna bussa davvero, sceglie la strada più ragionata. È successo a Montréal, dove Brenda Aubin-Vega, ventenne canadese, ha trasformato una pausa caffè qualunque in una decisione capace di dividere il mondo dei social nel luglio scorso.

Due gratta e vinci comprati quasi per gioco, seduta fuori dal posto di lavoro. Poi i tre simboli del salvadanaio che cambiano tutto. Gagnant à vie, il biglietto di Loto-Québec che mette il vincitore davanti a un bivio tanto semplice quanto crudele: incassare subito un milione di dollari canadesi oppure scegliere una rendita vitalizia di 1.000 dollari a settimana.

Brenda sorprende tutti. Niente assegno milionario. Niente “tutto e subito”. Sceglie la rendita. Internet, ovviamente, esplode.

Il conto della serva (che non convince tutti)

I primi a farsi sentire sono i matematici da tastiera. Mille dollari a settimana fanno 52.000 dollari l’anno. Per arrivare a un milione servono circa 20 anni. Considerando inflazione e costo della vita, secondo alcuni il “vero” milione di oggi arriverebbe solo dopo quasi 28 anni.

Mille dollari a settimana invece di un milione subito: la scelta che ha diviso il web
Brenda ha scelto di rinunciare all’euforia del colpo grosso per una tranquillità che dura nel tempo

E allora via con i commenti: “Ha sbagliato”, “Bastava investire”. Qualcuno sostiene che con il 5% annuo avrebbe potuto ottenere la stessa rendita senza intaccare il capitale. Peccato che quei calcoli presuppongano sangue freddo, competenze finanziarie e nervi d’acciaio. Caratteristiche che non tutti posseggono.

La scelta che protegge da se stessi

Accanto ai critici, però, emerge un altro coro. Quello di chi guarda meno ai fogli Excel e più alle persone. Perché la statistica è spietata: circa il 70% dei vincitori della lotteria finisce in difficoltà finanziarie nel giro di pochi anni. Spese folli, investimenti sbagliati, amici e parenti che bussano alla porta, decisioni prese di impulso.

La rendita settimanale, al contrario, non si può sperperare tutta in una notte. È una rete di sicurezza. Ogni lunedì, qualunque cosa accada, quei mille dollari arrivano. Un’entrata costante che ti accompagna nel tempo e ti toglie una paura fondamentale: quella di restare senza nulla. In altre parole, Brenda non ha scelto il lusso. Ha scelto la stabilità.

Mille dollari a settimana invece di un milione subito: la scelta che ha diviso il web
Due gratta e vinci comprati quasi per gioco, seduta fuori dal posto di lavoro. Poi i tre simboli del salvadanaio che cambiano tutto

C’è poi un dettaglio che rende la storia ancora più interessante: l’età. Brenda ha appena 20 anni. Secondo le statistiche, una donna canadese sotto i 30 anni può aspettarsi di vivere fino a 84-85 anni. Se così fosse, la rendita settimanale supererebbe i 3 milioni di dollari complessivi nel corso della vita. Senza scommettere su mercati, rendimenti o mode finanziarie. Certo, l’inflazione eroderà il potere d’acquisto. Ma la certezza di non dover mai ripartire da zero resta intatta.

I primi progetti? Comprare una casa

In questa storia non trovano spazio supercar o yacht. Brenda ha raccontato di aver chiamato subito suo padre dopo la vincita e di aver passato il resto della giornata a riprendersi dallo shock. Il suo progetto? Comprare una casa. Un’idea semplice: costruire qualcosa di solido, un passo alla volta.

Brenda ha scelto di rinunciare all’euforia del colpo grosso per una tranquillità che dura nel tempo. Forse non ha massimizzato il rendimento. Forse ha rinunciato alla narrativa del “milione subito”. Ma in un mondo in cui tante storie di vincite finiscono male, la sua resta una scelta controcorrente.

E forse, proprio per questo, è diventata una delle storie più curiose e discusse dell’anno. Perché non sempre vincere significa prendere tutto. A volte significa sapere quanto basta.