La gattina scappata di casa e ritrovata da 200 chilometri di distanza

È una storia che ha dell’incredibile quella della piccola Birba, la gatta scomparsa dal Bresciano il 5 luglio e ritrovata più di 200 chilometri più in là, in provincia di Torino. Una distanza enorme per un animale domestico, resa ancora più misteriosa dal fatto che nessuno sa come abbia potuto compiere un viaggio così lungo.

Birba e la fuga da 200 chilometri

Forse sorpresa da un violento temporale, Birba aveva perso l’orientamento e smarrito la strada verso casa. Da quel momento, nessuno l’aveva più vista. Giorni di silenzio, fino a quando è riapparsa nel posto più impensabile: Cuorgnè, nel cuore del Canavese. E a trovarla non è stata una cittadina qualunque, ma la stessa sindaca del paese, Giovanna Cresto, che l’ha notata lungo via Torino, l’ha messa in salvo e portata con sé.

“Chissà come è arrivata qui”, ha commentato la prima cittadina sui social, stupita quanto tutti di fronte a quella piccola viaggiatrice. “Birba ha portato un po’ di scompiglio nelle mie giornate già imprevedibili da sindaco”.

Le difficoltà nelle ricerche

Nonostante il lungo peregrinare, la micetta era in buone condizioni, ma priva di microchip, un dettaglio che rendeva ancora più difficile rintracciare i proprietari. Eppure, anche qui la vicenda ha preso una piega fuori dall’ordinario: nel giro di sole 24 ore, grazie al passaparola e alla potenza dei social, la sindaca è riuscita a ricondurre Birba alla sua famiglia.

“Lieto fine!”, ha annunciato Cresto, raccontando la conclusione di una storia che sembra una favola. Nessuno potrà mai sapere come questa gatta sia riuscita a percorrere oltre 200 chilometri – forse nascosta su un camion, forse a bordo di un’auto – ma quello che conta è che ora Birba è tornata a casa, a fare le fusa tra le braccia dei suoi umani dopo l’avventura più straordinaria della sua vita.