La cittadina non ha i soldi per sistemare le tegole, il sindaco sale sul tetto e ci pensa lui
Il primo cittadino di Canonica d'Adda (Bergamo) non ha esitato a "sporcarsi le mani" per aiutare una residente in difficoltà

“Fai del bene e dimenticalo”. È proprio questo lo spirito con cui Paolo Arcari, sindaco di Canonica d’Adda, piccolo centro della Bassa Bergamasca, si è rimboccato le maniche e ha deciso di intervenire in prima persona per aiutare una concittadina in difficoltà. Una storia che sembra uscita da un racconto, ma che invece è accaduta davvero (immagine di copertina realizzata con AI).
Il nubifragio e il problema delle tegole pericolanti
A raccontare la curiosa vicenda è Prima Treviglio. Nei primi giorni di luglio, un violento nubifragio su Canonica d’Adda aveva messo a dura prova il paese, causando diversi danni. Tra le abitazioni colpite, anche quella di una residente che si era ritrovata con alcune tegole del tetto pericolanti. L’ordinanza comunale prevedeva la messa in sicurezza immediata, ma la proprietaria non era riuscita a intervenire per motivi economici.

Arcari non si tira indietro: sindaco con scala e coraggio
Il mattino dell’11 agosto, a distanza di un mese, il sindaco Arcari ha verificato la situazione. Scoprendo che nulla era stato fatto, non ha scelto la via più semplice — far intervenire il Comune a spese della cittadina — ma una decisamente più insolita. Armato solo di scala, buona volontà e un pizzico di coraggio, è salito lui stesso sul tetto e ha sistemato le tegole, eliminando il rischio senza bisogno di un intervento edile complesso.
Un gesto rimasto nascosto (ma non troppo)
Come ogni benefattore che si rispetti, il sindaco non ha mai raccontato pubblicamente quanto accaduto, evitando di vantarsi o di pubblicarlo sui social. In una comunità così piccola, però, le voci corrono in fretta e il fatto è trapelato ugualmente ed è diventato presto di dominio pubblico, suscitando curiosità e ammirazione tra i cittadini.
Un episodio raro che mette in luce un lato inaspettato della politica locale: quando chi amministra non esita a sporcarsi le mani per il bene della comunità.