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Altro che rider! In Svizzera un cane robot per le consegne a domicilio

Ma la sperimentazione è stata già fermata dalla Polizia...

Altro che rider! In Svizzera un cane robot per le consegne a domicilio

A Zurigo, nella vicina Svizzera, se ordini qualcosa da mangiare su una delle piattaforme più famose al mondo, presto potrai trovare fuori dalla porta di casa per la consegna un… cane robot.

Un cane robot rimpiazzerà i rider

Il gigante Just Eat sta infatti puntando sui robot e per farlo collabora con l’azienda elvetica RIVR (la foto è tratta dal sito RIVR), esperta nel campo della robotica.

Attualmente la fase sperimentale è in corso a Zurigo, dove ha sede l’azienda RIVR, spin-off universitario del Politecnico federale.

“Insieme a Just Eat Takeaway.com stiamo lavorando ad una nuova generazione di consegne robotizzate, a partire dalla Svizzera. Prevediamo di introdurre altri robot in altre città europee entro la fine dell’anno, con una potenziale espansione nei negozi al dettaglio e nei minimarket”, viene sottolineato.

Come riporta Como Zero, i cani robot – dotati di quattro arti in grado di salire e scendere le scale e muniti di rotelle per districarsi lungo complessi spazi urbani – consegneranno le ordinazioni dei clienti Just Eat per conto del ristorante Zekis World di Oerlikon.

Zekis World

Dopo un periodo in cui gli automi saranno monitorai da vicino da persone, si passerà invece poi a un controllo da remoto, in un centro di controllo distante dai robot.

Gli automi di RIVR viaggiano ad una velocità massima di 15 km/h e sono resi visibili al traffico e ai pedoni grazie a luci e una bandierina. Grazie all’intelligenza artificiale, sono capaci di adattarsi all’ambiente circostante, evitando ostacoli come bidoni della spazzatura, erba e passanti, sostengono i ricercatori. Inoltre, sono progettati per effettuare consegne rapide e affidabili anche in caso di pioggia, neve o forte vento.

Sperimentazione già bloccata dalla Polizia

Ma c’è stato subito un intoppo.

La fase di test del progetto che doveva durare due mesi è stata infatti stoppata dalla polizia.

Il motivo – come spiega 20 Minuten – è legato a permessi e burocrazia a cui la start-up Rivr che gestisce i cyber-cani da trasporto non aveva pensato.

Per la messa in strada dei suoi dispositivi non è infatti stato chiesto alcun permesso alla Confederazione.

Il robot quadrupede, creato insieme all’azienda di robotica Rivr, non era passato inosservato. Quando anche gli agenti della polizia lo hanno incontrato, lo scorso giovedì a Oerlikon (ZH), è arrivato lo stop.

“Si tratta di un veicolo, oppure no?”, è questa la domanda.

Se la risposta è sì, allora è necessario di un nullaosta per circolare. E così dopo una consultazione, le forze dell’ordine zurighesi hanno intimato lo stop del test.

“Si tratta di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, visto che il robot circola su strade pubbliche”, ha dichiarato la portavoce Martina Wirth di Ustra.

A nulla sono valse le opposizioni da parte di Rivr, secondo la quale il dispositivo è “sempre accompagnato da un essere umano, è costantemente sorvegliato e telecomandato» ed è quindi «privo di un’autonomia reale”.

Per la startup la posizione delle autorità elvetiche è «ottusa» e «ci obbliga a interrompere il nostro progetto in Svizzera”.