Fuga per la libertà

Il pensionato che ha adottato la mucca scappata nei boschi per scampare al macello

Una vicenda che dalla Brianza ha fatto il giro d'Italia

Il pensionato che ha adottato la mucca scappata nei boschi per scampare al macello

E’ scappata da un allevamento, rifugiandosi nei boschi per sfuggire a un destino nefasto. E non solo è diventata una “star”, ma ha anche trovato chi si prende cura di lei. Lasciandole, però, la sua libertà.

Ha fatto parlare in tutta Italia in queste settimane la storia di una mucca scappata da un allevamento di Correzzana (Monza e Brianza) il 3 settembre 2025. La bovina — inizialmente scambiata per un toro — ha trovato rifugio tra i boschi di Casatenovo, nella suggestiva Valle della Nava. Da lì è cominciata la sua incredibile avventura.

La mucca “Samira” adottata da un pensionato di Casatenovo

Come rivelano in esclusiva il Giornale di Merate e Prima Merate, la mucca in fuga non è affatto “introvabile”.
Un pensionato del posto, commosso dal destino del bovino, ha deciso di adottarla informalmente, rifocillandola ogni giorno con fieno e mangime.

“Qui non le manca niente, le vogliamo tutti bene — racconta l’uomo al Giornale di Merate — non farà mai del male a nessuno. Le lascio il cibo in un punto sicuro, così non si allontana troppo dal bosco”.

Non solo: l’anziano e alcuni amici che la vedono spesso in zona le hanno anche dato un nome.
Non “Minerva”, come l’avrebbe ribattezzata più tardi l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, ma “Samira”, in onore della valletta de La Ruota della Fortuna, Samira Lui:

“L’abbiamo vista noi per primi, quindi per noi è Samira”, spiegano sorridendo.

Michela Vittoria Brambilla interviene e la “riscatta” dall’allevatore

La storia della mucca ribelle ha presto attirato l’attenzione della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (Leidaa), guidata dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla.

Michela Vittoria Brambilla

Venuta a sapere che il bovino era destinato al macello, l’ex ministra ha contattato l’allevatore e ne ha acquistato la proprietà, assicurandone così la salvezza.

“Appena riscattata la mucca dall’allevatore, ho avvertito Ats e Polizia provinciale per garantire che nessuno le faccia del male”, ha dichiarato Brambilla in diretta su Canale 5, durante il programma condotto da Gianluigi Nuzzi.

Secondo la parlamentare, la mucca — ora ufficialmente adottata dalla Leidaa — diventerà il simbolo della lotta contro gli allevamenti intensivi e vivrà libera sui prati fino alla fine dei suoi giorni.

Una mucca libera… ma ancora “uccel di bosco”

Nonostante l’adozione ufficiale, “Samira” continua a godersi la libertà tra i campi e i boschi della Brianza.
C’è chi teme possa provocare incidenti o avvicinarsi troppo alle strade, ma per ora la comunità locale la protegge e la osserva con affetto.

“Io sto dalla parte della mucca — ha ribadito Brambilla — se è della Leidaa, nessuno le farà del male. Altrimenti, potevano abbatterla”.

Un simbolo di libertà (e un pizzico di ironia brianzola)

Nel frattempo, a Casatenovo, la mucca Samira è già diventata una piccola celebrità locale: fotografata, segnalata e accudita da chi passa in Valle della Nava.

La sua fuga è diventata un racconto di libertà, curiosità e solidarietà, una storia che mescola ironia brianzola e amore per gli animali.