A Pompei

Confessava i fedeli e li assolveva dai peccati, ma non era un prete

Protagonista dell'assurda storia un operatore socio sanitario di 44 anni

Confessava i fedeli e li assolveva dai peccati, ma non era un prete
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Vestito da prete si piazzava nel confessionale, ascoltava le confessioni dei fedeli e li assolveva dai loro peccati. Tutto normale, peccato che non fosse veramente un sacerdote ma un operatore socio sanitario. Un caso clamoroso nel Santuario di Pompei, a Napoli.

Finto prete confessava e assolveva i fedeli

Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato uno dei fedeli che, una volta conclusa la confessione, insospettito per un atteggiamento "strano" da parte del (sedicente) sacerdote si è recato in sagrestia per avvisare che c'era qualcosa di insolito.

Uno dei sagrestani, dunque, è andato a controllare insieme ai carabinieri, scoprendo che in effetti quell'uomo che indossava l'abito talare non era altro che un impostore.

"Volevo dare loro sollievo"

E in effetti ci aveva visto giusto, dato che non si trattava di un vero prete, ma di un operatore socio sanitario di 44 anni. Che, messo davanti ai fatti, ha confessato candidamente di avere agito in buona fede, nella convinzione di poter alleviare i fedeli dal peso delle loro colpe, assolvendoli dopo la confessione.

Don Andrea Fontanella, responsabile della Penitenzieria del Santuario di Pompei, ha voluto rassicurare però i fedeli, dichiarando all'Ansa:

"E' la prima volta che accade una cosa simile. Voglio esortare i fedeli a stare tranquilli e sereni. Riceviamo richieste di prenotazioni di migliaia di pellegrini, ogni giorno in aumento, numeri incrementati dal Giubileo e dall'annunciata canonizzazione del Beato Bartolo Longo. Si è trattato di un episodio isolato, che ora ci farà maggiormente vigilare su tutte le aree del santuario. Invitiamo i fedeli a venire con fiducia all'incontro con il Padre, preparati a ricevere la grazia della Riconciliazione e l'abbraccio con il Signore".