CASO RARO

Calciatore espulso per aver schiaffeggiato un proprio compagno di squadra. E non è la prima volta che accade…

Sempre in Premier League, 20 anni fa, ci fu persino una doppia espulsione tra compagni. Episodi simili anche in Turchia

Calciatore espulso per aver schiaffeggiato un proprio compagno di squadra. E non è la prima volta che accade…

Un caso di espulsione particolare e piuttosto rara nel calcio, le cui immagini nel giro di pochi minuti hanno fatto il giro del mondo. La curiosa vicenda arriva dalla Premier League e più precisamente dall’Old Trafford, dove lunedì 24 novembre – nella gara valida per la 12ª giornata del campionato inglese – i padroni di casa del Manchester United ospitavano l’Everton.

Il protagonista, suo malgrado, è Idrissa Gueye, centrocampista senegalese delle Toffees, espulso dall’arbitro Tony Harrington per aver colpito con uno schiaffo il proprio compagno di squadra Micheal Keane. Ma riavvolgiamo il nastro.

Lo sfogo contro il compagno e l’inattesa espulsione

Siamo al 13’, quando la corsa disperata di Gueye si è trasformata, in pochi secondi, da sacrificio difensivo a inspiegabile blackout emotivo. Mbeumo, attaccante dello United, sfonda sulla destra ed è lo stesso centrocampista dell’Everton a fermarlo. Dopo il recupero di palla, il senegalese prova a servire il centrale inglese suo compagno di squadra ma Keane – forse colto di sorpresa – non va incontro al pallone e resta fermo.

Sulla sfera si avventa dunque un altro avversario, Bruno Fernandes, il cui tiro di prima intenzione per fortuna della squadra di Liverpool, finisce al lato (non di molto). Il rischio corso fa andare su tutte le furie Gueye che se la prende immediatamente con il compagno. Prima solo a parole andandogli contro a muso duro ed intimandogli di “usare la testa“, poi – dopo che Keane prova ad allontanarlo con una spinta – lo colpisce anche con uno schiaffetto in volto.

 

 

A separarli è il portiere Jordan Pickford ma ormai è troppo tardi: il direttore di gara ha visto tutto. Cartellino rosso diretto. Ironia della sorte, il primo della sua carriera in Premier League. Un’espulsione rarissima, ma regolamento alla mano… ineccepibile. Il testo parla chiaro:

“si rende colpevole di condotta violenta quando usa o tenta di usare vigoria sproporzionata o brutalità contro un avversario […] o contro un compagno di squadra”.

Insomma: lo schiaffo resta schiaffo, anche se arriva da chi condivide lo stesso spogliatoio.

I precedenti: Turchia, terra fertile per episodi “fratricidi”

Ciò che rende ancora più interessante l’episodio è la presenza del VAR. Un tempo, scene del genere restavano spesso nascoste al caos del campo. Oggi no. Come nel 2021, quando nel campionato turco Marcao (del Galatasaray) rifilò un sinistro alla spalla di Akturkoglu: l’arbitro non vide, ma il VAR sì. Rosso inevitabile.

Proprio in Turchia, episodi di questo tipo si sono susseguiti negli ultimi anni. Durante Sivasspor–Kayserispor, al 23’, succede l’imprevisto. Miguel Cardoso entra in ritardo con un intervento da rigore. Il compagno Bahoken gli si avvicina e gli dice qualcosa (forse solo un “stai più attento”). Ma Cardoso reagisce, testa contro testa. Bahoken risponde con un leggero schiaffetto. Troppo leggero per i sensi del calcio? Forse. Per il regolamento, però, non abbastanza.

L’arbitro inizialmente non vede, ma Cardoso alza il braccio per protestare… esattamente mentre l’arbitro si sta girando verso di loro. Rosso a Bahoken. Cardoso resta pietrificato: l’ha cercata, ma non voleva trovarla.

In Premier League anche una doppia espulsione

L’ultimo rosso per “colpo al compagno” prima di Gueye risaliva al 2008, protagonista Ricardo Fuller, capitano dello Stoke, che rifilò uno schiaffo a Antony Griffin durante un match contro il West Ham.

Ma il vero cult è datato 2 aprile 2005, a St James’s Park, Newcastle contro Aston Villa. La partita è già compromessa per i padroni di casa, sotto 0-3. A quel punto comincia la rissa più celebre tra compagni nella storia del calcio inglese. Lee Bowyer cammina con passi misurati verso Kieron Dyer, che ha le spalle all’azione.

In un lampo i due si avvinghiano e si colpiscono. È una scena bizzarra, quasi comica, soprattutto quando arriva Gareth Barry, giocatore dell’Aston Villa, a separarli come in un pub del sabato sera. Maglietta strappata, espulsione doppia.