A Torino il primo negozio in cui comprare il cane-robot: non abbaia ma compie missioni speciali
Dai modelli base ad uso ludico e familiare, ai cani evoluti in grado di salvare vite: il progetto di Simone Immordino

A partire da giugno 2025, Torino ospiterà una novità assoluta per l’Italia: il primo negozio interamente dedicato ai robot, e in particolare ai cani robotici. La sede sorgerà in via San Secondo, una delle arterie centrali del capoluogo piemontese, e sarà molto più di un semplice punto vendita. Una novità, quella dei cani robot, destinata sicuramente a far discutere oltre che a creare della sana e naturale curiosità. (Immagine di copertina di repertorio).
L'idea di Simone Immordino
Dietro il progetto c’è Simone Immordino, amministratore delegato di Robogest e Deri, che punta a trasformare Torino in un punto di riferimento nazionale per la robotica avanzata. L’obiettivo è chiaro: creare un vero e proprio laboratorio vivente, dove appassionati, professionisti e semplici curiosi potranno vedere, toccare con mano e acquistare le meraviglie più avanzate della robotica.
Tra di esse a spiccare vi saranno appunto le riproduzioni robotiche del migliore amico dell'uomo. Congegni a quattro zampe scodinzolanti delle più svariate tipologie e funzioni.
"Non abbaia e non fa le feste, ma vi assicuro che sarà il nuovo miglior amico dell’uomo e delle imprese", ha dichiarato lo stesso Immordino in un’intervista al Corriere della Sera.
Dai modelli da gioco a quelli da missione
In vetrina ci saranno cani robot per tutte le esigenze (e tasche): si parte da modelli base, pensati per l’intrattenimento e il tempo libero, dal costo di circa 2.000 euro. Questi quadrupedi sono in grado di interagire con l’uomo, seguire comandi vocali e persino raccogliere e riportare oggetti, come una pallina da golf. Sono già stati testati in ambienti sportivi, in particolare proprio sui campi da golf.

Ma non mancheranno le versioni più evolute: robot da fino a 100.000 euro, progettati per operare in contesti complessi come cantieri, gallerie e impianti industriali. Dotati di sensori termici, riconoscimento vocale, scanner di movimento e intelligenza artificiale, questi cani robot sono in grado di eseguire ronde di sicurezza, rilevare incendi, pattugliare aree sensibili e rispondere in autonomia a stimoli ambientali. Il tutto con appena due ore di ricarica.
La produzione dell’hardware è affidata alla cinese Deep Robotics, distribuito in Europa dalla tedesca InMotion, ma l’anima intelligente è tutta torinese: il software che anima questi dispositivi è infatti sviluppato da Deri, eccellenza locale del settore AI.
Non solo vendita ma anche cultura robotica
Il negozio non sarà soltanto uno showroom, ma anche un centro divulgativo: sono previsti workshop, dimostrazioni pratiche, incontri formativi ed eventi dedicati alle scuole. Un’occasione per avvicinare il grande pubblico alla robotica e, come spiega Immordino, "fare cultura in un mercato da oltre un miliardo di euro, che però conosciamo ancora troppo poco".
In esposizione non ci saranno solo cani robot: accanto a loro, anche ragni meccanici e robot umanoidi, tutti dotati di software avanzati e progettati per interagire con l’ambiente circostante. Un'esperienza immersiva, tra scienza, design e fantascienza che diventa realtà.
Che sia per gioco, per sorveglianza o per lavoro, il cane robotico si prepara dunque a entrare a piccole "zampettate" nella vita quotidiana. Silenzioso, obbediente e connesso, potrebbe presto diventare una presenza familiare tra i viali di Torino e nelle aziende di tutta Italia. E chissà: forse tra qualche anno, accanto a un labrador o un barboncino vedremo camminare un quadrupede metallico, con lo stesso scodinzolio... ma alimentato a batteria.