Tradizioni curiose per Pasqua: la quema de Judas, il rogo di Giuda
A volte i fantocci hanno le sembianze dei politici

Durante le celebrazioni pasquali in molte città dell’America Latina e della Spagna, c’è una tradizione che affascina, coinvolge e – talvolta – divide: il rogo di Giuda. Questa usanza spettacolare e fortemente simbolica mette in scena la punizione del traditore per eccellenza della storia cristiana: Giuda Iscariota, colui che consegnò Gesù alle autorità.
La quema de Judas, una condanna simbolica
Il cuore della tradizione è semplice ma d’impatto: viene realizzato un fantoccio, spesso in cartapesta, vestito con abiti vecchi e imbottito di paglia, carta o petardi. Questo rappresenta Giuda, ma può assumere anche sembianze più moderne e satiriche, raffigurando figure pubbliche, politici o personaggi controversi. Una volta esposto in piazza, il fantoccio viene impiccato, picchiato, fatto esplodere o bruciato tra gli applausi e le risate della folla.
L’evento avviene in genere il Sabato Santo o la Domenica di Pasqua, come atto conclusivo della Settimana Santa.
Dalle origini religiose alla festa popolare
Il rogo di Giuda ha radici nel Medioevo, come espressione del bisogno collettivo di giustizia e di catarsi. Giuda era il simbolo del tradimento supremo, e “punirlo” pubblicamente rappresentava la restaurazione morale dopo la tragedia della Crocifissione.
Con il passare dei secoli, la tradizione ha assunto anche toni carnascialeschi e satirici: non più solo Giuda, ma anche personaggi detestati dalla comunità venivano messi simbolicamente “al rogo”. In questo senso, il rituale è diventato una sorta di valvola di sfogo sociale.
La tradizione in America Latina
In Messico, Venezuela, Colombia, Argentina, Ecuador e altri paesi, la tradizione è particolarmente sentita. I pupazzi di Giuda sono spesso pieni di fuochi d’artificio, che esplodono durante l’esecuzione tra grida di gioia e canti popolari. A Città del Messico, ad esempio, le effigi vengono vendute nei mercati già settimane prima della Pasqua.
In alcune città, l’evento è accompagnato da musica, processioni e danze folkloristiche, trasformandosi in una vera e propria festa comunitaria.
In Spagna: tra folklore e religione
Anche in Spagna esiste la tradizione del rogo, sebbene meno diffusa. In regioni come la Castiglia, la Valencia e l’Andalusia, si organizzano “la quema de Judas”, spesso come parte delle celebrazioni di Pasqua o delle festività locali. In certi casi, il fantoccio viene caricato su un carro e fatto sfilare prima di essere bruciato pubblicamente.
Controversie e modernizzazione
Negli ultimi decenni, la tradizione del rogo ha sollevato polemiche, soprattutto quando i fantocci rappresentano figure reali o gruppi sociali, sfociando a volte in messaggi discriminatori. Alcune comunità hanno quindi deciso di regolare o reinterpretare la tradizione, puntando più sull’aspetto folklorico e allegorico che su quello punitivo.
In altri casi, il rogo è stato trasformato in eventi teatrali, laboratori creativi o manifestazioni artistiche, mantenendo vivo il rituale ma con un messaggio più positivo e inclusivo.
Curiosità sulla quema de Judas
Qualche curiosità sulla tradizione:
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A volte i pupazzi hanno una nota satirica: vestiti da politici, personaggi televisivi o figure odiate, vengono “condannati” dall’umorismo popolare.
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Il rumore dei petardi che esplodono durante il rogo simboleggia la liberazione dal male e la purificazione della comunità.
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In alcune zone rurali, i bambini costruiscono il loro Giuda e lo “giudicano” con piccoli processi improvvisati.