Tradizioni curiose per Pasqua: i vasi volanti di Corfù
Un'esplosione di gioia (e di terracotta)

Nel cuore del Mar Ionio, sull’isola greca di Corfù, la Pasqua assume un carattere spettacolare, rumoroso e profondamente radicato nella tradizione. Ogni Sabato Santo, a mezzogiorno in punto, i balconi del centro storico si animano con una scena sorprendente: centinaia di vasi di terracotta vengono lanciati nel vuoto, frantumandosi tra le strade affollate di curiosi e fedeli. È il famoso rito dei Vasi Volanti (in greco, Botides), una tradizione pasquale unica nel suo genere.
I vasi volanti di Corfù, un’esplosione di gioia (e terracotta)
Allo scoccare delle 12, al suono festoso delle campane che annunciano la Resurrezione imminente di Cristo, gli abitanti del centro di Corfù – in particolare quelli delle vie più antiche come Liston e Spianada – gettano dai loro balconi enormi vasi decorati, spesso pieni d’acqua per produrre un suono più fragoroso.
I vasi, talvolta alti anche un metro, si schiantano al suolo tra applausi, grida di entusiasmo e musica festiva, mentre le bande tradizionali (philarmoniki) sfilano suonando inni pasquali.
Origini e significato della tradizione
Le radici di questo rituale sono antiche e affondano in un mix di influenze pagane, veneziane e cristiane.
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Una teoria lega l’usanza alla fine dell’inverno e al rinnovamento della natura: rompere i vasi simboleggia la distruzione del passato e l’apertura a una nuova stagione fertile.
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Secondo la tradizione cristiana locale, invece, il rumore assordante e improvviso rappresenta la vittoria della vita sulla morte, la gioia del sepolcro vuoto, e serve a scacciare il male e preparare il cuore alla Resurrezione.
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Altri ancora vedono un’influenza della dominazione veneziana, che durante il Capodanno gettava via oggetti vecchi per simboleggiare un nuovo inizio.
In ogni caso, la spettacolarità dell’evento ha reso il Sabato Santo a Corfù un momento imperdibile per residenti e turisti.
Una festa per tutti i sensi
La tradizione non si limita al lancio dei vasi. Le strade si riempiono di:
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Musica delle bande locali, che accompagnano ogni fase della giornata.
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Decorazioni pasquali, con nastri rossi appesi ai balconi e vasi dipinti a mano.
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Cibo tipico, come la fogatsa (una brioche dolce profumata) e l’agnello arrosto del pranzo di Pasqua.
La celebrazione si conclude con una solenne Messa di Resurrezione la sera del Sabato Santo, seguita da fuochi d’artificio e una nuova esplosione di gioia collettiva.
Curiosità
Qualche curiosità sulla festa.
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I vasi sono spesso decorati appositamente per l’evento e molti vengono riempiti d’acqua per rendere il botto ancora più fragoroso.
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I frammenti dei vasi vengono raccolti dalla folla: si dice che portino fortuna per il resto dell’anno.
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L’usanza attira migliaia di turisti ogni anno, rendendo Corfù uno dei luoghi più affascinanti dove vivere la Pasqua ortodossa.