Come è nata?

Storia della bicicletta: le origini e i primi brevetti

Dal brevetto "dimenticato" di W.K. Clarkson ai mezzi più moderni

Storia della bicicletta: le origini e i primi brevetti
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La bicicletta è oggi un mezzo di trasporto diffuso, sostenibile e simbolo di libertà. La sua evoluzione attraversa secoli di innovazioni, invenzioni e perfezionamenti, ma pochi conoscono i dettagli affascinanti della sua origine e, soprattutto, le vicende legate al suo sviluppo brevettuale.

Le origini della bicicletta

La storia della bicicletta inizia nel tardo XVIII secolo, anche se il primo prototipo vagamente somigliante a una bici fu la "celerifera", una rudimentale macchina in legno senza pedali, ideata in Francia nel 1791. Tuttavia, il vero precursore della bicicletta moderna è la draisina, inventata nel 1817 dal barone tedesco Karl Drais. Era un veicolo a due ruote, senza pedali, che si muoveva spingendo i piedi sul terreno: un’idea rivoluzionaria per l’epoca.

Il Brevetto di W.K. Clarkson (1819): una tappa spesso dimenticata

Poco dopo l’invenzione della draisina, negli Stati Uniti, si registra un fatto spesso ignorato nei racconti più noti: il 26 giugno 1819, W.K. Clarkson Jr., un inventore di New York, depositò un brevetto per un "velocipede". Sebbene non si abbiano immagini dettagliate del progetto, i documenti del tempo lo descrivono come una macchina con due ruote allineate e una struttura simile a quella della draisina di Drais.

Il brevetto di Clarkson è interessante perché fu uno dei primissimi tentativi negli Stati Uniti di legalmente registrare un veicolo a due ruote, dimostrando che l'idea si stava già diffondendo e reinterpretando anche al di fuori dell'Europa. Anche se il progetto non raggiunse la notorietà o il successo commerciale, resta un esempio precoce della spinta innovativa attorno a quel nuovo concetto di mobilità individuale.

L’importanza del brevetto di Clarkson risiede nella sua cronologia: fu registrato solo due anni dopo l’invenzione della draisina, e anticipò di quasi 50 anni il celebre brevetto statunitense di Pierre Lallement del 1866. Clarkson rappresenta così un anello di congiunzione tra la teoria del movimento su due ruote e la sua futura meccanizzazione.

L’Introduzione dei pedali e i brevetti successivi

Il passaggio decisivo verso la bicicletta moderna avviene negli anni 1860 con l’introduzione dei pedali montati sulla ruota anteriore. L'invenzione è attribuita ai fabbri francesi Pierre e Ernest Michaux, che svilupparono il velocipede a pedali. Nel 1866, come già citato, Pierre Lallement registrò il primo vero brevetto per una bicicletta con pedali negli Stati Uniti (n. 59.915), garantendosi un posto formale nella storia dell’invenzione.

Dopo questo, la storia della bicicletta diventò una corsa all’innovazione: freni, ruote, telai, pneumatici e trasmissioni vennero brevettati in serie, soprattutto tra Europa e Stati Uniti.

L’evoluzione tecnologica e la bicicletta di sicurezza

Nel 1885, John Kemp Starley creò la cosiddetta bicicletta di sicurezza, con ruote di dimensioni simili, trasmissione a catena alla ruota posteriore e un baricentro più basso. Questa configurazione è considerata l’antenata diretta delle biciclette moderne. I brevetti in questo periodo proliferavano, trasformando la bicicletta da novità a prodotto di massa.

Un’invenzione chiave fu il pneumatico ad aria, brevettato da John Boyd Dunlop nel 1888, che aumentò notevolmente il comfort e l’efficienza del mezzo.

Poi, dal Novecento in poi, la bicicletta assunse via via sembianze sempre più moderne e al passo coi tempi.

Linea del tempo della bicicletta: invenzioni e brevetti chiave

Ripercorriamo, dunque, i momenti chiave della storia della bicicletta con una sorta di Linea del tempo.

1817 – Karl Drais inventa la draisina

📍 Germania
🛠 Veicolo a due ruote senza pedali, spinto con i piedi. È considerato il primo prototipo della bicicletta moderna.
🔧 Nessun brevetto ufficiale, ma invenzione documentata.

1819 – W.K. Clarkson Jr. registra un brevetto negli USA

📍 New York, Stati Uniti
🛠 Brevetto per un "velocipede" ispirato alla draisina. È uno dei primi brevetti ciclistici americani.
📄 Primo brevetto americano noto legato a un veicolo a due ruote.

1860 ca. – Pierre & Ernest Michaux costruiscono il velocipede a pedali

📍 Francia
🛠 Aggiunta dei pedali sulla ruota anteriore. Nasce il "boneshaker".
🔧 Produzione su scala industriale.

1866 – Pierre Lallement ottiene un brevetto per una bicicletta a pedali

📍 Connecticut, Stati Uniti
📄 Brevetto U.S. n. 59.915
🛠 Considerato il primo vero brevetto per una bicicletta a pedali funzionante.

1870 – Nascita del “penny-farthing”

📍 Inghilterra
🛠 Bicicletta con ruota anteriore gigante, brevettata e diffusa da James Starley.
🔧 Nessun brevetto universale, ma molti su singoli componenti (trasmissione, sellino, freni).

1885 – John Kemp Starley inventa la “safety bicycle”

📍 Coventry, Inghilterra
🛠 Bicicletta con ruote uguali e trasmissione a catena sulla ruota posteriore.
📄 Diversi brevetti su componenti e struttura.

1888 – John Boyd Dunlop brevetta il pneumatico ad aria

📍 Irlanda
📄 Brevetto originariamente destinato al triciclo del figlio
🛠 Rivoluziona comfort e velocità della bicicletta.

1890–1920 – Boom dei brevetti ciclistici

📍 Europa & Stati Uniti
📄 Migliaia di brevetti su freni, telai, manubri, trasmissioni, cambi.
🛠 L’industria della bicicletta diventa laboratorio tecnico anche per l’auto.

XX–XXI secolo – Innovazioni moderne

🛠 Introduzione di:

  • Cambio automatico

  • Telai in carbonio

  • Motori elettrici (e-bike)
    📄 Nuove ondate di brevetti digitali (software per cambio, sensori, GPS integrati).