La festa di Halloween ha radici antiche: nasce in parte dal festival celtico Samhain, celebrato la sera del 31 ottobre e il 1° novembre, momento che segnava la fine della stagione del raccolto e l’inizio del “metà scura” dell’anno.
Durante Samhain si credeva che il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti fosse più sottile, e che gli spiriti potessero vagare più facilmente.
Col tempo, queste tradizioni si sono fuse con festività cristiane (come Ognissanti / Tutti i Santi) e celebrazioni locali, dando origine a versioni molto diverse e talvolta eccentriche della “notte delle streghe”.
Tradizioni curiose dal mondo per Halloween
Ecco una selezione di usi e costumi davvero insoliti legati a Halloween o ad analoghe celebrazioni:
1. Día de los Muertos (Messico)
In Messico e in alcune zone dell’America Latina, questa festività (1-2 novembre) celebra i defunti in modo molto vivace: si costruiscono altari (ofrendas) con fiori di calendula, candele, fotografie e oggetti preferiti dai defunti.
Contrariamente ad alcune rappresentazioni “paurose” di Halloween, qui l’atmosfera è spesso di festa, di ricordo gioioso e di comunione con i morti.
Una curiosità: non è tanto “trick or treat”, quanto “ricordare, offrire, celebrare”.
2. Pangangaluluwa (Filippine)
Nelle Filippine, in alcune regioni, la tradizione del Pangangaluluwa consiste nel travestirsi da fantasmi o spiriti (“ghosts”), e andare di porta in porta la notte di Halloween / Ognissanti. I bambini cantano, recitano preghiere, chiedono “offerte” in cambio del ricordo delle anime in purgatorio.
È una sorta di mix tra “dolcetto-o-scherzetto” e rituale spirituale, meno commerciale e più legato al tema della morte e del ricordo.
3. Barmbrack con oggetti “divinatori” (Irlanda)
In Irlanda, un dolce tradizionale legato a Halloween è il “barmbrack”: un pane dolce (o torta) con frutta secca, e che in passato conteneva oggetti nascosti come un anello, una monetina, un bastoncino, un pezzo di straccio.
Ogni oggetto aveva un significato: l’anello indicava che chi lo trovava avrebbe presto potuto sposarsi, la monetina ricchezza, lo straccio povertà, il bastoncino matrimonio travagliato.
Un modo divertente (e un po’ divinatorio) di coinvolgere la comunità e i bambini nella festa.
4. Nascondere i coltelli in casa (Germania)
In alcune regioni della Germania, legate alle celebrazioni di Allerheiligen (Tutti i Santi), si ritiene che nella notte i morti tornino, perciò è consuetudine nascondere tutti i coltelli per evitare che eventuali spiriti si feriscano o causino danni.
Una tradizione che unisce superstizione e precauzione pratica: stranezza garantita.
5. Radici in zucche o rape: lanterne di Halloween
Oggi pensiamo immediatamente alla zucca intagliata (jack-o-lantern), ma originariamente in Irlanda e in Scozia si usavano rape o barbabietole per scolpire volti luminosi, destinati a proteggere o guidare gli spiriti.
Questo piccolo dettaglio ci ricorda quanto le tradizioni si evolvono e si adattano: da radice scura a zucca arancione iconica.
Perché tante variazioni?
Le molte tradizioni strane e locali nascono da diversi fattori:
- Radici pagane locali: molte culture avevano riti autunnali o legati al mondo dei morti, che si sovrapposero o si fusero con Halloween.
- Influenze religiose: La fusione con le feste cristiane (Tutti i Santi, Ognissanti, Commemorazione dei defunti) ha dato una dimensione “memoriale” che varia da paese a paese.
- Superstizione, simbolismo e divertimento: Tra scherzi, horror, travestimenti, rituali “divinatori”, c’è una parte seria (ricordo dei defunti) e una più ludica (travestimenti, feste).
- Globalizzazione e mito commerciale: Oggi il “dolcetto-o-scherzetto”, le zucche, i travestimenti sono diffusi globalmente, ma molti usi locali restano vivi e curiosi.


