Chi è cresciuto con i mitici sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo – ma non solo – ricorderà sicuramente il leggendario personaggio di Ajeje Brazorf, il passeggero interpretato da Aldo Baglio che sul tram tenta di viaggiare senza biglietto e viene fermato dal controllore.

Un nome assurdo, inventato per evitare una multa e diventato vero e proprio personaggio di culto. Ma quello che forse non tutti sanno è che Ajeje Brazorf rientra a pieno titolo tra i nomi vietati in Italia: nessun genitore potrà mai decidere di chiamare così il proprio bambino.
Perché alcuni nomi sono proibiti
La ragione è semplice: la legge italiana tutela i nuovi nati da scelte che potrebbero risultare ridicole, offensive o lesive della loro dignità.
L’articolo 34 del Dpr 396/2000 (che disciplina i limiti all’attribuzione del nome) stabilisce infatti che:
- non si possono usare nomi ridicoli o vergognosi;
- è vietato dare a un figlio lo stesso nome di un fratello o del padre ancora viventi;
- non si può trasformare un cognome in nome;
- non si possono usare marchi, personaggi di fantasia o figure storiche controverse.
In poche parole, l’anagrafe può rifiutare la registrazione se il nome scelto dai genitori rientra in queste categorie. E Ajeje Brazorf rientra ovviamente appieno in quest’ultima, essendo un nome completamente inventato e personaggio televisivo.
La black list dei nomi proibiti
Accanto ad Ajeje Brazorf, compaiono tanti altri nomi che spesso fanno sorridere ma che sono stati effettivamente vietati per legge. Partendo da personaggi di cartoni animati e serie TV come Goku, Doraemon, Pollon, Walter White, Jon Snow, Joey Tribbiani, personaggi della letteratura e di fantasia come Conte Dracula, Frankenstein, Moby Dick, Grande Gatsby, Frodo, ma anche personaggi di spicco dello sport come Maradona o Pelé.

Proibiti anche brand famosi come Ikea, Nutella, Nike, Gucci per fare alcuni esempi. Così come sono vietati anche figure religiose e di culto come Lucifero, Satana, Gesù,Maometto e personaggi storici discussi come Benito Mussolini, Adolf Hitler, Stalin, Osama Bin Laden.

L’elenco non è chiuso: ogni anno capita che qualche nome “creativo” venga stoppato direttamente dall’ufficiale di stato civile.
Insomma, quando si tratta di scegliere il nome di un figlio la fantasia può volare, ma fino a un certo punto. La legge c’è per proteggere i bambini da future prese in giro o imbarazzi. Per fortuna, almeno, Ajeje Brazorf continuerà a vivere dove deve: negli sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo.