L’intelligenza artificiale non ruba solo posti di lavoro: ne inventa di nuovi (e super pagati)
Da chi insegna ai modelli di IA le emozioni a chi costruisce mondi intelligenti, fino al "revisore dei conti" per algoritmi. Ecco la nuova frontiera del lavoro

Dal suo sbarco mainstream, l'Intelligenza Artificiale si è presto posta nella conoscenza comune come come una minaccia al lavoro umano. In realtà, l'IA si sta dimostrando di avere anche un volto diverso e - crediamo per tanti - persino sorprendente.
Essa infatti non è stata creata solo per sostituire alcune mansioni e anzi, sta creando numerose nuove professioni, molte delle quali davvero ben pagate. Una rivoluzione che non riguarda solo gli Stati Uniti o le grandi capitali tecnologiche, ma che inizia a farsi sentire anche in Italia.
Proprio una potenzialità come questa - tra le tante - sta contribuendo a creare una vera e propria "bolla speculativa" da miliardi di dollari di investimenti e una crescita vertiginosa delle valutazioni.
Le professioni nate dall’IA (con stipendi da capogiro)
Alcuni ruoli sembrano usciti da un romanzo di fantascienza. E invece esistono davvero. Per fare alcuni esempi vi è l'AI Prompt Engineer emozionale, il quale insegna ai modelli di IA a riconoscere e simulare emozioni. Fondamentale per chatbot, e-learning e sanità digitale, nei mercati internazionali può arrivare a guadagnare fino a 300.000 dollari l’anno.

C'è l'Ethical Algorithm Auditor: una sorta di “revisore dei conti” per gli algoritmi, che verifica trasparenza, equità e rispetto della privacy. Lo stipendio oscilla tra i 120.000 e i 180.000 dollari annui. L'AI World Builder: costruisce mondi intelligenti, dalle smart city alle case connesse fino agli ambienti immersivi per la formazione. Retribuzioni tra i 130.000 e i 200.000 dollari.
Il Chief AI Officer (CAIO): il top manager che guida la strategia aziendale sull’IA. Nei contesti globali supera i 350.000 dollari l’anno, con punte da 600.000. E il Generative AI Performance Engineer: ottimizza i modelli generativi rendendoli più rapidi ed efficienti. Parliamo di stipendi oltre i 150.000 dollari.
Anche in Italia il futuro è già qui
Sebbene i compensi da favola arrivano soprattutto dai mercati globali, c'è da dire che oggi anche nel nostro Paese le professioni legate all’IA iniziano a garantire stipendi competitivi.
Un AI Engineer guadagna in media 31.000–39.000 euro annui, con punte a 72.000 a Milano. Un AI & ML Specialist può arrivare a 86.500 euro da senior. Gli AI Research Scientist superano spesso i 62.000 euro, e nei ruoli architetturali si toccano i 120.000.

Non male per un settore che in Italia ha visto crescere la domanda del 58% solo nel 2024, con competenze ancora rare e quindi molto richieste.
Ma la domanda che vi stare tutti ponendo adesso è: perché pagano così tanto?
Due i motivi principali: la domanda altissima e l'offerta limitata (in parole povere mancano professionisti formati) e le competenze multidisciplinari (molti ruoli richiedono non solo capacità tecniche, ma anche etiche, manageriali e creative).
E spesso, oltre allo stipendio, ci sono bonus, stock options e smart working.
Ma quindi l’IA distrugge o crea lavoro?
Il World Economic Forum nel suo Future of Jobs Report 2023 ha stimato che entro il 2025 spariranno 85 milioni di posti, ma nello stesso tempo nasceranno 97 milioni di nuovi lavori. Insomma, più che una falce, l’IA sembra un grande cantiere di opportunità.
Oggi come ieri, la differenza la farà chi saprà adattarsi. Perché sì, l’IA cambierà il lavoro: ma non è detto che sia solo per toglierlo. A qualcuno, anzi, ne offrirà uno nuovo… con stipendi da sogno.