Negli ultimi mesi stanno circolando online articoli sorprendenti: secondo alcuni studi, l’edera inglese (Hedera helix) sarebbe capace di assorbire fino al 94% delle particelle fecali aerodisperse e il 78% delle spore di muffa in una stanza, e tutto questo in sole 12 ore. Un potere quasi da “supereroe verde”, che ha subito acceso la curiosità (e la speranza) di molti. Ma quanto c’è di vero?
Gli studi passati
La notizia non è completamente inventata: affonda le radici in studi condotti tra gli anni ’80 e ’90, quando persino la NASA si interessò alle piante come potenziali purificatori naturali di ambienti chiusi. Ricerche successive, come quelle dell’Università della Georgia del 2009, hanno effettivamente osservato che l’edera inglese può contribuire a ridurre muffe e particelle biologiche presenti in aria.

Il problema? Questi risultati arrivano quasi sempre da ambienti di laboratorio, in condizioni molto lontane da quelle reali: camere sigillate, concentrazioni elevate di inquinanti, assenza di ventilazione naturale. In altre parole, uno scenario “da provetta” e non da salotto di casa.
La differenza tra scienza e mito
È vero: le piante hanno un certo potenziale nel migliorare la qualità dell’aria. Grazie al fogliame e alla traspirazione, l’edera può trattenere particelle e contribuire a limitarne la diffusione. Ma non bisogna interpretare questi dati come la prova che basti appendere una piantina in soggiorno per vivere in un ambiente sterile e purificato.
In un’abitazione reale, con finestre che si aprono, polvere che entra e aria che circola, l’impatto è molto meno marcato. L’edera inglese non è un aspirapolvere naturale capace di eliminare magicamente batteri, muffe e sostanze nocive.
L’edera (e le altre piante) da sola non basta
L’edera resta una pianta affascinante e resistente: cresce facilmente, si adatta a spazi luminosi o umidi (anche in bagno) e dona un tocco verde che di per sé migliora la percezione di benessere.
Può avere un ruolo complementare nella qualità dell’aria, ma non sostituisce mai pratiche fondamentali come: aerare gli ambienti regolarmente; ridurre umidità e muffe con deumidificatori o sistemi di ventilazione e mantenere una corretta igiene domestica.

In definitiva, le notizie sensazionalistiche sull’edera inglese hanno un fondo di verità, ma amplificato fino a diventare quasi leggenda urbana. Sì, la pianta può aiutare, ma aria fresca e pulizia restano imbattibili.
Forse il vero insegnamento è un altro: anche una semplice pianta ci ricorda che la natura ha ancora molto da offrirci… ma nessun superpotere verde potrà sostituire il buon senso quotidiano.