FUMO LETALE

Dietro la tragedia una scoperta inattesa, l’oleandro è tossico anche se inalato

La morte improvvisa di 76 bovini ha aperto la strada alle ricerche e portato alla nuova scoperta scientifica fin qui mai documentata

Dietro la tragedia una scoperta inattesa, l’oleandro è tossico anche se inalato

Nella tranquilla campagna di Padova è accaduto qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato, neppure sfogliando i manuali di tossicologia veterinaria. Tutto è iniziato come una normale giornata: un campo ripulito, qualche rametto di oleandro bruciato insieme ad altri scarti vegetali, una nube di fumo che si alza pigra nell’aria invernale. Poi, improvvisamente, l’inimmaginabile.

A causa delle inalazioni dell’oleandro bruciato, nel giro di pochissimo tempo 76 bovini di un allevamento sono deceduti

Nel giro di pochissimo tempo 76 bovini di un allevamento vicino crollano a terra, tutti insieme, privi di vita senza un apparente motivo. Una scena che ha lasciato attoniti gli allevatori e ha messo in moto un’indagine che sfocia in una scoperta destinata a entrare nella letteratura scientifica.

La scoperta dei veterinari

I veterinari dell’Ulss 6 Euganea, chiamati a far luce su quella moria inspiegabile, hanno passato al setaccio ogni possibile causa: malattie, contaminazioni, avvelenamenti noti. Ma nulla combaciava. Fino a quando un dettaglio apparentemente insignificante – quei rami di oleandro bruciati nel campo confinante – ha acceso la lampadina.

L’oleandro, si sa, è una pianta tossica se ingerita. Ma nessuno, prima di questo episodio, aveva mai documentato la sua letalità per semplice inalazione del fumo. Eppure era proprio quello il colpevole: i fumi dei rami bruciati, ricchi delle stesse sostanze nocive presenti nelle foglie, avevano raggiunto la stalla e si erano trasformati in una trappola invisibile.

Nessuno, prima di questo episodio, aveva mai documentato la letalità dell’oleandro per semplice inalazione del fumo

La vicenda, tanto drammatica quanto sorprendente, ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale, che le ha dedicato un articolo approfondito. Per la prima volta, nero su bianco, è stato descritto un caso di tossicità da oleandro non mangiato ma respirato. Un vero e proprio inedito scientifico nato da un incidente agricolo, capace di riscrivere una certezza consolidata.

E così, durante la Plenaria 2025 dell’Ulss 6 Euganea – un appuntamento dedicato a prevenzione, sanità pubblica e ambiente – questa storia sarà raccontata ancora una volta, non solo come tragedia, ma come monito e come curiosa, imprevedibile lezione della natura: anche ciò che sembra conosciuto può riservare sorprese.