CONFINE MAGICO E STRATEGICO

Babbo Natale oggi convive con i carri armati: il suo villaggio è diventato un avamposto

A meno di 90 chilometri dalla Russia, la Lapponia è diventata un punto cruciale nella postura di difesa finlandese

Babbo Natale oggi convive con i carri armati: il suo villaggio è diventato un avamposto

A Rovaniemi, in Finlandia, la casa di Babbo Natale è ancora lì: luci accese, renne pronte alla partenza, slitta scintillante. Eppure, qualcosa nel paesaggio festoso della Lapponia è cambiato. Nel cuore della città autoproclamata patria del joulupukki, i bambini continuano a fare la fila per intravedere il grande vecchio con la barba bianca, ma attorno a loro si muove una presenza inattesa: i soldati della NATO.

Negli ultimi mesi, la capitale del Natale si è trasformata in un inedito crocevia fra magia e geopolitica. Alle centinaia di migliaia di turisti che ogni anno arrivano prima delle feste, si sono aggiunte unità militari provenienti da Svezia, Finlandia, Regno Unito e Polonia. Le strade ghiacciate che solitamente ospitano slitte e safari con le renne ora vedono passare colonne di mezzi corazzati, mentre aerei militari sorvolano la zona a bassa quota.

Babbo Natale oggi convive con i carri armati: il suo villaggio è diventato un avamposto
Babbo Natale oggi convive con carri armati, soldati ed esercitazioni

La Lapponia che non ti aspetti: un confine magico e strategico

Molti viaggiatori non ne sapevano nulla ma la vicinanza con la Russia e l’ancora presente conflitto in Ucraina spiega facilmente la presenza di soldati in questa zona. Un promemoria tangibile della nuova realtà si trova persino a Santa Park, la famosa “caverna sotterranea” dove famiglie e bambini incontrano elfi e decorazioni natalizie: la struttura funziona infatti anche come rifugio antiaereo della città.

Babbo Natale oggi convive con i carri armati: il suo villaggio è diventato un avamposto
La vicinanza con la Russia e l’ancora presente conflitto in Ucraina spiega facilmente la presenza di soldati in questa zona

A meno di 90 chilometri dalla Russia, e a sole 55 miglia in linea d’aria, la Lapponia è diventata un punto cruciale nella postura di difesa finlandese dopo l’ingresso nella NATO nel 2023. Qui si trova Rovajärvi, la più grande area militare dell’Europa occidentale: un enorme scenario bianco dove si svolgono senza sosta esercitazioni su larga scala.

Tra neve profonda, foreste e temperature sotto zero, i reparti si sono addestrati in manovre con carri armati, operazioni con elicotteri e tecniche di combattimento artico.

Dove la magia incontra la geopolitica

Così oggi, a Rovaniemi, la foto con Babbo Natale potrebbe essere accompagnata dal rombo lontano di un elicottero o dai cingolati di un carrarmato. La slitta e le renne sono ancora lì, pronte per il grande viaggio, ma attorno a loro si sta preparando qualcosa di molto più grande: l’adattamento dell’Artico a un mondo meno sicuro.

La Lapponia resta un luogo di meraviglia, certo. Solo che, dietro le luci colorate e le canzoni natalizie, ora batte anche il cuore di una nuova e inattesa storia: quella di un villaggio da fiaba diventato avamposto della NATO.