Un episodio decisamente insolito – quasi incredibile – è avvenuto qualche settimana fa a Ferrara: la bara di un’anziana di 86 anni, tumulata durante il funerale regolarmente celebrato, è stata ritrovata completamente vuota. L’estumulazione, disposta d’urgenza, ha confermato un errore clamoroso nella catena delle operazioni funebri.
La salma della donna, deceduta all’ospedale di Lagosanto, non ha mai lasciato l’obitorio. A causa di un disguido tra l’Agenzia comunale Amsef e un’agenzia privata incaricata del trasporto, il feretro sarebbe stato ritirato già chiuso in ospedale e trasferito direttamente a Ferrara senza alcuna verifica del contenuto. Un dettaglio che ha trasformato un iter ordinario in un caso dai contorni quasi surreali.
La segnalazione dell’ospedale che fa crollare ogni certezza
Il caso è esploso quando l’ospedale ha comunicato ad Amsef che la salma dell’anziana risultava ancora in obitorio, perfettamente custodita e mai consegnata. Una segnalazione che ha immediatamente fatto scattare l’allarme: il funerale era avvenuto da giorni e la bara risultava già tumulata.
Da qui la decisione di procedere rapidamente con l’estumulazione per chiarire l’accaduto. Il controllo, svolto alla presenza dei tecnici competenti, ha dato conferma definitiva: il feretro sepolto era vuoto.
La versione di Amsef e il ruolo dell’agenzia privata
Secondo la ricostruzione fornita da Amsef, l’agenzia privata incaricata del trasporto avrebbe consegnato una bara già chiusa. Gli operatori comunali, trovandola in quelle condizioni, l’avrebbero semplicemente presa in carico, dando per scontata la presenza del corpo.
La cassa è stata poi trasportata a Ferrara e utilizzata per il rito funebre, completando la procedura con la saldatura prevista dalle norme – un’operazione che, in condizioni regolari, avviene solo dopo il posizionamento della salma.
In questo caso, invece, tutto si sarebbe svolto senza accorgersi della mancanza del corpo.
L’esposto alla Procura e le verifiche interne
Amsef ha successivamente presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiarire ogni passaggio della vicenda, mentre parallelamente è stata avviata un’indagine interna per individuare eventuali responsabilità.
In una nota ufficiale, l’Agenzia ha precisato che, qualora emergessero omissioni o errori da parte di personale interno, verranno applicate le misure disciplinari previste dal regolamento. Le verifiche continueranno finché non sarà stata ricostruita l’intera dinamica e individuate le necessarie misure correttive.