A volte la realtà supera la fantasia. E quando la fantasia diventa meme… può finire persino in un telegiornale dall’altra parte del mondo.
Negli ultimi giorni l’Italia è stata travolta dalla vicenda del “truffatore delle pensioni”: un uomo di Mantova che, per continuare a riscuotere la pensione della madre morta nel 2022, si è travestito da lei. Parrucca, cappottino e passo incerto: così avrebbe camminato per le vie della città, mentre in casa teneva nascosto – secondo le indagini – il corpo mummificato della donna. Una storia che sembrava già scritta per diventare virale. E infatti è esplosa sui social con una velocità impressionante.

Video, screenshot, fotogrammi: la rete non si è limitata a raccontare la cronaca, l’ha trasformata in un fenomeno pop. Ed è qui che entra in scena, suo malgrado, Gian Piero Gasperini, allenatore della Roma. Il suo volto è stato infatti montato su quello dell’uomo travestito da un utente di Twitter, dando vita a uno dei meme più condivisi della settimana. Uno scherzo, certo. Almeno finché qualcuno non lo prende sul serio.
La gaffe argentina
Succede in Argentina, dove Telefe Noticias, canale YouTube con oltre due milioni di iscritti, decide di raccontare la storia del truffatore mantovano. Tra immagini originali e video di repertorio… compaiono per ben due volte i fotomontaggi con il volto di Gasperini al posto di quello del vero protagonista della vicenda. Lo trattano come se facesse parte della cronaca: nessun avviso, nessuna spiegazione, nessun “meme alert”.

Il video va online, supera le 27 mila visualizzazioni e lascia il pubblico attonito. Nei commenti sotto al servizio, gli utenti italiani e non solo si scatenano. L’emittente, probabilmente accortasi dell’errore, rimuove il video dai propri canali. Ma la rete, come sempre, non dimentica: gli screenshot rimangono, i meme continuano a girare e la gaffe diventa globale.
Dal meme alla fake news
Quello che era uno scherzo su X si trasforma in una fake news virale. Per qualche ora, dall’altra parte dell’oceano, Gasperini – che con la vicenda non ha evidentemente niente a che fare – diventa parte della storia. Il suo volto sul corpo dell’uomo travestito finisce in un servizio televisivo considerato ufficiale. Il cortocircuito tra realtà e caricatura diventa evidente: quando l’informazione corre sui social, basta un click sbagliato per scambiare un fotomontaggio per una fonte.
E così, mentre il vero protagonista della vicenda di Mantova diventa involontario simbolo del “travestimento da pensione”, l’allenatore della Roma finisce arruolato in una storia che non ha mai vissuto, tra parrucche, cappotti e meme da giro del mondo.