Tradizione culinaria

Il dolce che si mangia un solo giorno all’anno: la tradizione svedese dei “pasticcini di Gustav II Adolfo” (Gustav Adolfsbakelse)

Dedicati al sovrano che fondò la città di Göteborg e fece grande il Paese scandinavo

Il dolce che si mangia un solo giorno all’anno: la tradizione svedese dei “pasticcini di Gustav II Adolfo” (Gustav Adolfsbakelse)

In Svezia ogni anno, il 6 novembre, si celebra una tradizione dolce molto speciale: il famosissimo pasticcino noto come Gustav Adolfsbakelse, in onore del re Gustav II Adolfo. In questo giorno, i pasticceri accendono i forni, la vetrina mostra questo dolce simbolo e chiunque voglia partecipa alla piccola festa del gusto e della memoria.

Origini della storia

La storia comincia con Gustav II Adolfo, re della Svezia dal 1611 al 1632, che è ricordato per aver trasformato il suo paese in una potenza europea e per aver fondato Göteborg nel 1619. Quando morì nella battaglia di Lützen il 6 novembre 1632, quella data divenne per la Svezia un’occasione per commemorarlo.

Ma come è nato questo dolce? Sembra che attorno al 1909 il pasticciere Carl Bräutigam, nella sua pasticceria a Göteborg, vide l’idea di associare un dolce al re, allo stesso modo in cui in Germania, nelle feste dei santi, si preparavano dolci speciali.  Così nacque la Gustav Adolfsbakelse: un dolce da gustare in un solo giorno, con una silhouette del re in cima, e una forma che richiama la festa.

Le caratteristiche

Il dolce ha caratteristiche variabili: alcune versioni sono composte da una base di mazarin o pan di spagna, farciture di crema, mousse o marmellata, coperture al cioccolato o in marzapane, e la decorazione speciale che ricorda il profilo del re o un medaglione. Ad esempio, in una versione classica troviamo base di mazarin, panna all’arancia, e cioccolato decorativo. In un’altra ancora, base con brownie, mousse al ribes nero, copertura di cioccolato e medaglione decorativo.

Diffusione culturale

Anche la diffusione culturale è interessante: a Göteborg è diventato un rito quasi quotidiano per quel giorno — le pasticcerie lo preparano e vendono solo intorno al 6 novembre. Non è solo un dolce: è un modo conviviale per fermarsi, per fare la “fika” (la pausa caffè svedese) annotando che siamo in Svezia, che ricordiamo la storia e ci gustiamo qualcosa di speciale.

Ricetta per preparare la Gustav Adolfsbakelse

Infine, se non puoi essere in Svezia proprio quel giorno, puoi provare a prepararlo a casa — seguendo la ricetta sopra — oppure, se hai la fortuna di viaggiare a Göteborg o Stoccolma intorno al 6 novembre, fermati in una pasticceria, ordina il tuo Gustav Adolfsbakelse, e goditi la tradizione sul posto.

Eccoti una ricetta che puoi seguire — ovviamente come ogni dolce tradizionale, ci sono molte varianti, quindi puoi adattarla a gusto e ingredienti. Le quantità sono per circa 10-12 pasticcini.

Ingredienti

  • Base: 3 uova, 1½ dl (≈150 ml) zucchero, 2 dl (~120 g) farina, 1 cucchiaino lievito chimico.
  • Farcitura: ad esempio nougat & mandelmassa (mandorla grattugiata) oppure marmellata di ribes neri e crema di vaniglia.
  • Guarnizione: pasta di mandorla (marzapane) o copertura di cioccolato, crema montata, un dettaglio decorativo sulla superficie che richiama il profilo del re Gustav II Adolfo.

Procedimento

  1. Preriscalda il forno (ad esempio a ~200 °C) e prepara la teglia con carta da forno.
  2. Monta insieme uova e zucchero finché diventano chiare e spumose. Aggiungi la farina + lievito setacciati e mescola delicatamente.
  3. Versa la pastella nella teglia, cuoci per circa 5-8 minuti finché la base è cotta ma ancora morbida.
  4. Lasciala raffreddare e ricava dei dischi o rettangoli per formare le porzioni.
  5. Prepara la farcitura: ad esempio una crema alla vaniglia o al sambuco + ribes neri, oppure una mousse al cioccolato.
  6. Assembla: base + strato di farcitura + altra base (se vuoi “a tortino”), quindi guarnisci con panna montata, marzapane o cioccolato e decora con una silhouette o medaglione che richiami il re.
  7. Conserva in frigo fino al momento di servirli — dato che si tratta di un dolce “stagionale”, un tocco di preparazione aggiuntiva rende tutto più speciale.