A Murano, l’isola veneziana famosa per il vetro artistico, quattordici ragazzini di età compresa tra i dieci e i tredici anni si sono trovati per una partita di calcio al campo Pino Signoretto. Quello che doveva essere un pomeriggio di sport e risate si è trasformato in un piccolo caso: i ragazzi hanno ricevuto una multa di 50 euro ciascuno.

Il motivo? Il campo, situato nell’ex complesso industriale delle Conterie, riqualificato solo nel 2022, non era mai stato inserito nell’elenco dei luoghi autorizzati a ospitare partite di calcio, una disposizione risalente al 2019. Nessun residente si era lamentato del rumore, ma le regole sono regole: per il Comune, i giovani calciatori avevano violato la normativa.
Multati aver giocato a calcio nel campo titolato a Signoretto
Ma ecco entrare in scena la sorpresa degna di una storia da raccontare: uno dei ragazzi multati è il nipote di Pino Signoretto, artista vetraio di fama internazionale. Senza pensarci due volte, il fratello Giancarlo Signoretto si è offerto di pagare la multa per tutti i quattordici bambini.
“Cinquanta euro possono avere molto peso in alcune famiglie,” ha spiegato, sottolineando che ci sarebbero ben altri soggetti più meritevoli di sanzione, come i borseggiatori.
L’artista ha voluto anche ricordare il fratello Pino, a cui il campo dovrebbe essere intitolato ufficialmente.
“Ringrazio i giovani calciatori – ha detto – perché, nonostante la disavventura, hanno acceso i riflettori su un tema a me caro: lo sport all’aperto e la libertà dei ragazzi di giocare”.
L’importanza del gioco all’aperto
E non manca la nota personale: Signoretto racconta che da ragazzo anche lui correva e calciava per le strade, rompendo talvolta qualche finestra, ma senza che nessuno pensasse di vietargli il gioco. In un’epoca dominata dagli schermi, la sua scelta sottolinea l’importanza di lasciare ai ragazzi lo spazio per correre e divertirsi, anche a costo di qualche multa.
E chiedersi anche se siano proprio queste le attività da sanzionare…