Una fotografia della principessa, un cd di Kylie Minogue, una vecchia copia del Times e persino una piccola tv portatile: sono solo alcuni degli oggetti che componevano la “capsula del tempo” preparata da Lady Diana insieme a due bambini nel 1991 al Great Ormond Street Hospital di Londra.
La scatola, in legno rivestito di piombo e pensata per restare sepolta per secoli, avrebbe dovuto essere aperta soltanto tra centinaia di anni. E invece, a distanza di appena 34, è riemersa in anticipo a causa dei lavori per la costruzione di un nuovo padiglione oncologico pediatrico, che sorgerà proprio nell’area dove era stata interrata.
Un tuffo negli anni ’90
La “time capsule” era stata sigillata nel 1991, durante la posa della prima pietra del Variety Club Building, inaugurato poi nel 1994. A scegliere gli oggetti furono Diana e due giovanissimi pazienti dell’ospedale, David Watson (11 anni) e Sylvia Foulkes (9 anni), selezionati tramite un concorso televisivo del programma Blue Peter.

All’interno furono deposti oggetti simbolo dell’epoca: una tv tascabile Casio, una calcolatrice solare, un cd di Kylie Minogue, allora all’apice della sua carriera con l’album Rhythm of Love, una collezione di monete britanniche, una copia del quotidiano Times, con in prima pagina notizie sulla prima guerra del Golfo e la dissoluzione dell’Unione Sovietica, alcuni semi d’albero, segno di speranza e attenzione all’ambiente e naturalmente una fotografia di Lady Diana.
Molti degli oggetti hanno riportato danni a causa dell’acqua, ma sono rimasti leggibili e riconoscibili, restituendo un ritratto fedele della vita e delle preoccupazioni di inizio anni ’90, tra nuove tecnologie e riflessioni ecologiche.
Il legame con l’ospedale
Diana, diventata presidente del Great Ormond Street Hospital nel 1989, era nota per il suo impegno costante al fianco dei bambini malati. Partecipò personalmente a numerose iniziative benefiche e rimase legata alla struttura fino alla sua morte, il 31 agosto 1997, nel tragico incidente del tunnel dell’Alma a Parigi.

L’apertura anticipata della capsula, avvenuta a pochi giorni dal 28º anniversario della scomparsa della principessa, ha riportato alla memoria non solo il suo sorriso e la sua umanità, ma anche un momento di condivisione con i piccoli pazienti che l’avevano affiancata nella scelta degli oggetti.
Un nuovo futuro per i piccoli pazienti
Il nuovo centro oncologico, che dovrebbe aprire nel 2028, sarà – come ha dichiarato l’ospedale – “una risorsa nazionale per il trattamento dei tumori infantili”. Il progetto prevede spazi dedicati ai bambini e alle loro famiglie, dove cure e momenti di gioco possano convivere.

Così, la capsula del tempo di Lady Diana si è trasformata in un ponte tra passato e futuro: un ricordo toccante degli anni ’90 e, insieme, un simbolo di speranza per le nuove generazioni.