Perché per dire sì muoviamo la testa in su e in giù e lateralmente per dire no
Da Darwin alle scimmie, tutte le spiegazioni possibili (e c'è chi fa al contrario)

Il gesto di annuire per dire “sì” e scuotere la testa per dire “no” sembra universale, ma da dove nasce? Questa domanda affascina linguisti, antropologi e psicologi da secoli.
In questo articolo scopriremo le origini biologiche e culturali di questi movimenti, le teorie di Darwin, le radici evolutive nei primati e le eccezioni culturali in Paesi come la Bulgaria e l’India.
Origini secondo Darwin: il riflesso infantile
Charles Darwin, nel libro The Expression of the Emotions in Man and Animals (1872), ipotizzò che questi gesti abbiano radici nei comportamenti dei neonati:
- Quando vogliono nutrirsi, i bambini si muovono avvicinando la testa in avanti e verso il basso (gesto che ricorda il “sì”).
- Quando rifiutano il cibo, girano la testa lateralmente per allontanarla (gesto simile al “no”).
Secondo Darwin, questi movimenti innati sarebbero stati codificati culturalmente e conservati come segni universali di accettazione e rifiuto.
Radici evolutive: un linguaggio condiviso con altri primati
Ricerche etologiche mostrano che scuotere la testa lateralmente è un gesto presente anche in altre specie, come i bonobo, per indicare “basta” o “non voglio”.
Questo suggerisce che il “no” potrebbe avere origini evolutive antichissime, ben precedenti alla comparsa del linguaggio verbale.
L’ipotesi dell’antitesi: il “sì” come gesto opposto
Alcuni linguisti e antropologi propongono un’altra spiegazione: il “no” sarebbe stato il primo gesto ad apparire, mentre il “sì” sarebbe nato per antitesi.
In altre parole, l’uomo avrebbe creato un movimento opposto al “no” per rappresentare l’idea di “accettazione” o “accordo”.
Eccezioni culturali: Bulgaria e India
Non tutte le culture interpretano i movimenti nello stesso modo:
- Bulgaria e alcune zone dei Balcani: il movimento laterale della testa indica “sì”, mentre quello verticale significa “no”.
- India: esiste il famoso head bobble o head wobble, un movimento oscillante laterale che può significare “sì”, “forse” o “capito”, a seconda del contesto.
Questi esempi mostrano che, pur avendo radici comuni, la gestualità umana si adatta e si trasforma a seconda delle tradizioni locali.