In Cina hanno inventato un vetro che si pulisce da solo senza bisogno di acqua
Minuscoli elettrodi generano un campo elettrico alternato sulla superficie, che fa sparire la polvere

Quanto può essere pesante e faticoso al termine di una lunga giornata - o settimana - di lavoro tornare a casa e dover pulire ogni angolo per la polvere che costantemente si forma? Librerie e mobili presentano ognuno le proprie "insidie" ma niente probabilmente è equiparabile al pulire i vetri, specialmente se quelli in questione sono di finestre particolarmente alte.
Lo sanno benissimo anche in Cina - Paese in cui certo non mancano grattacieli a vetri giganteschi - dove è nato l'incredibile prototipo di un vetro che si pulisce da solo, senza una goccia d’acqua né detergenti, capace di rimuovere la polvere in modo rapido ed efficiente grazie all’uso dell’elettricità. Un sogno per tutti.
Come funziona? La polvere "salta via"
L’invenzione è firmata dai ricercatori della Zhejiang University, nella Cina orientale, ed è stata recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Advanced Science. Si tratta di una lastra di vetro sottilissima – appena 0,62 millimetri di spessore– su cui sono incisi elettrodi trasparenti in grado di generare un campo elettrico alternato.

Il campo elettrico innesca un comportamento inaspettato: le particelle di polvere non si limitano a scivolare, ma in alcuni casi invertono direzione o "saltano" via, come se respinte attivamente dalla superficie. Nei test di laboratorio, il vetro è riuscito a rimuovere fino al 98% delle particelle, sia organiche che inorganiche, in pochissimi istanti e senza bisogno di acqua, prodotti chimici o movimenti meccanici.
Il sistema ha anche un effetto collaterale molto utile, soprannominato dai ricercatori "effetto scudo". Quando attivo, il campo elettrico non solo pulisce, ma respinge anche le particelle cariche presenti nell’aria, impedendo loro di depositarsi. Questo effetto di protezione attiva può ridurre l’accumulo di nuova polvere fino al 90%, una qualità preziosa in condizioni ambientali estreme, come quelle ventose o soggette a tempeste di sabbia.
Massima trasparenza, minimo consumo
Uno dei vantaggi principali della nuova tecnologia è la trasparenza: il vetro lascia passare quasi tutta la luce visibile, con perdite minime limitate alla gamma degli infrarossi. È quindi perfetto per pannelli fotovoltaici, parabrezza, finestre, serre e tutte quelle applicazioni dove ogni raggio di luce conta.
Il consumo energetico del sistema è estremamente ridotto e il processo di attivazione del campo elettrico è semplice, rendendo possibile l’impiego anche su dispositivi autonomi e a basso impatto ambientale.

Un altro punto a favore è la fattibilità industriale: la produzione del vetro autopulente utilizza materiali comuni e tecniche già compatibili con l’industria vetraria attuale. Gli elettrodi vengono incisi direttamente sulla superficie e protetti con una sottile pellicola, suggerendo che una produzione su larga scala non solo è possibile, ma anche economicamente sostenibile.
Questa scoperta potrebbe rappresentare un salto tecnologico importante, soprattutto per settori dove la pulizia delle superfici è costosa o complicata. Un vetro che si pulisce da solo, respinge la polvere e lascia passare la luce potrebbe presto diventare uno standard, migliorando efficienza, sostenibilità e manutenzione.