Parchi stellari

Il cielo che (quasi) non c’è più: i due luoghi magici d’Italia dove puoi ancora vedere la Via Lattea

Fra montagne e silenzi, esistono in Italia solo due “Parchi Stellari” dove il buio è un bene prezioso e le stelle tornano protagoniste

Il cielo che (quasi) non c’è più: i due luoghi magici d’Italia dove puoi ancora vedere la Via Lattea
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Sai qual è uno dei tesori più rari d’Italia oggi? Non è custodito in un museo, non è oro né un dipinto del Rinascimento. È qualcosa di invisibile di giorno e dimenticato da molti: il buio autentico del cielo notturno.

Nel mondo moderno, l’inquinamento luminoso ha preso il sopravvento. Luci artificiali, insegne, fari, strade illuminate 24 ore su 24: tutto questo ha cancellato le stelle dalla nostra vista. In Italia, milioni di persone non vedono la Via Lattea da anni. Ma ci sono due eccezioni straordinarie. Due luoghi che custodiscono la notte nella sua forma più pura.

I due luoghi magici d’Italia dove puoi ancora vedere la Via Lattea

Si trovano uno in Valle d’Aosta e uno in Sicilia: parliamo di Saint-Barthélemy, nel comune di Nus, e del Centro Astronomico Gal Hassin a Isnello, nel Parco delle Madonie. Questi due angoli di cielo sono stati insigniti del prestigioso titolo di “Parco Stellare” dalla Fundación Starlight, un’organizzazione sostenuta dall’UNESCO. Una certificazione rarissima, concessa solo ai luoghi in cui il cielo notturno è protetto, studiato e valorizzato come patrimonio naturale e culturale. Sono noti anche come "Siti Connessi al Cielo".

In queste aree, ogni notte è uno spettacolo: migliaia di stelle visibili a occhio nudo, pianeti che brillano con chiarezza, e la Via Lattea che si estende sopra le montagne come un fiume di luce. Il silenzio, l’aria pulita e l’assenza di luci artificiali creano l’ambiente ideale per l’osservazione astronomica, ma anche per un’esperienza profonda di contatto con l’universo.

In un'epoca in cui abbiamo acceso il mondo fino a dimenticarci della notte vera, questi due Parchi Stellari ci ricordano quanto fosse (ed è) straordinario guardare in alto e perdersi tra le stelle.

Un invito alla meraviglia, e forse anche a spegnere una luce in più.