Un modello da seguire?

Niente più polvere, rumore e inquinamento: il cantiere finisce "sottovuoto"

A Jinan, in Cina, l'innovativa cupola copre un cantiere da 20.000 metri quadrati

Niente più polvere, rumore e inquinamento: il cantiere finisce "sottovuoto"
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In un mondo sempre più attento all’ambiente e alla qualità della vita urbana, un progetto pionieristico nella città di Jinan, nella provincia cinese dello Shandong, sta attirando l’attenzione internazionale. Si tratta del primo cantiere edile completamente racchiuso in una cupola gonfiabile, un’innovazione tecnologica che promette di rivoluzionare il settore delle costruzioni.

Il cantiere chiuso nella cupola gonfiabile

La costruzione urbana è spesso sinonimo di rumore, polvere e disturbo per le comunità circostanti. Tuttavia, Jinan ha dimostrato che è possibile ridurre in modo significativo l’impatto ambientale di grandi opere edili. Il progetto è stato realizzato utilizzando una gigantesca struttura gonfiabile: un’enorme cupola alta 50 metri che copre un’area di ben 20.000 metri quadrati.

Questa struttura non solo isola completamente il cantiere dal mondo esterno, ma lo fa in modo altamente tecnologico. Grazie a un sistema di pressione negativa e a filtri d’aria avanzati, il pallone impedisce che polveri e inquinanti si disperdano nell’ambiente circostante. Al tempo stesso, garantisce condizioni di lavoro sicure e respirabili per gli operai all’interno.

Il più grande del mondo

Secondo fonti locali, questa è la prima installazione del genere in Cina e attualmente detiene anche il primato mondiale per dimensioni. L’iniziativa nasce come risposta concreta alle sempre più pressanti esigenze di sostenibilità urbana, soprattutto in contesti metropolitani densamente popolati, dove ogni nuova costruzione ha un impatto diretto sulla vita quotidiana degli abitanti.

Un modello da seguire?

L’esperienza di Jinan potrebbe aprire la strada a una nuova era dell’edilizia sostenibile. L’utilizzo di cupole gonfiabili o altre forme di “isolamento ambientale attivo” potrebbe diventare la norma nei grandi cantieri urbani, non solo in Asia, ma anche in Europa e negli Stati Uniti. I vantaggi sono molteplici: meno polveri sottili nell’aria, meno rumori molesti, maggiore sicurezza e, non da ultimo, una migliore accettazione dei progetti da parte della popolazione locale.