Guadagnare correndo? In Cina stipendi più alti per i dipendenti che fanno attività fisica
Cammini, corri o fai trekking? Bene, potresti essere sulla buona strada per un aumento di stipendio… almeno se lavori per la Guangdong Dongpo Paper

Sembra uno scherzo o una trovata pubblicitaria, invece è tutto vero: un’azienda cartiera cinese ha deciso di legare i bonus dei propri dipendenti... alle loro gambe. Letteralmente. A Guangdong, nella Cina meridionale, i lavoratori della Dongpo Paper possono guadagnare fino al 130% del loro stipendio mensile – come bonus annuale – semplicemente percorrendo 100 km al mese, che si tratti di camminata, corsa o escursioni. Una media di poco più di 3 chilometri al giorno che può trasformarsi in denaro contante.
Non è finita qui. Chi totalizza almeno 50 km al mese per sei mesi consecutivi, riceve un paio di scarpe da corsa in regalo. Un incentivo sportivo su misura, nel vero senso della parola.
La singolare linea aziendale di Lin Zhiyong
Dietro questa inusuale politica aziendale c’è il presidente Lin Zhiyong, un uomo che non solo ama lo sport, ma lo vive al massimo: ha infatti scalato entrambi i versanti del Monte Everest. Secondo Lin, un dipendente in forma è un dipendente felice e produttivo. “La salute fisica è un investimento aziendale”, ha dichiarato al Guangzhou Daily. E per dimostrarlo ha rivoluzionato i bonus annuali, legandoli non più alla produttività o agli obiettivi aziendali, ma al movimento fisico.
Il sistema è semplice e progressivo:
- 100 km al mese? Bonus del 130% dello stipendio.
- 50 km? Si ottiene l’equivalente di un mese di stipendio in più.
- 30 km? C’è comunque un premio, seppur ridotto.
Il monitoraggio avviene tramite app fitness installate sui telefoni dei dipendenti, rendendo trasparente e preciso ogni passo (o corsa) compiuto.
Ma non tutti accettano... di corsa
Se da un lato molti lavoratori si dichiarano entusiasti – “Stiamo meglio fisicamente e miglioriamo la nostra situazione economica”, ha detto un dipendente anonimo – dall’altro non mancano le critiche. Sul social network cinese Weibo, alcuni utenti hanno espresso preoccupazione per il rischio di infortuni, denunciando che trasformare la corsa in un obiettivo salariale potrebbe generare pressioni eccessive, più che motivazione.
C’è poi chi si chiede: perché solo corsa e camminata? E chi invece si interroga sulla sostenibilità dell’iniziativa nel lungo periodo. È davvero una forma innovativa di welfare o solo una strategia temporanea con un pizzico di spettacolarizzazione?
L’idea di legare lo stipendio all’attività fisica è sicuramente inusuale, ma in un mondo del lavoro sempre più attento al wellbeing, potrebbe anche rappresentare una nuova frontiera del rapporto azienda-dipendente. In fondo, se salute e lavoro si incontrano lungo un sentiero di montagna o una pista ciclabile, forse vale davvero la pena... mettersi in marcia.
Chissà, magari il prossimo colloquio di lavoro includerà anche un test da 5 km. Scarpe comode consigliate.