Arte o provocazione?

C'è un artista italiano che vende a migliaia di euro sculture invisibili (e che non esistono)

Salvatore Garau e le sue statue che non si vedono (ma sono certificate in originale)

C'è un artista italiano che vende a migliaia di euro sculture invisibili (e che non esistono)
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Avete presente la storia della banana di Cattelan, venduta per 6 milioni di dollari? Beh, c'è chi ha fatto di meglio. O meglio, ha incassato di meno, ma non ha dovuto neppure metterci il frutto. Stiamo parlando di Salvatore Garau, lo scultore che vende statue... invisibili (e che non esistono):

Chi è Salvatore Garau: biografia e carriera

Salvatore Garau è un artista e scultore italiano nato nel 1953 a Santa Giusta, in Sardegna. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Garau ha costruito una lunga carriera tra pittura, installazioni e scultura. Negli ultimi anni ha raggiunto notorietà internazionale grazie a un’opera sorprendente: una statua invisibile.

Garau si è affermato nel panorama dell’arte contemporanea italiana per la sua capacità di spingere i confini della percezione e del significato dell’arte.

La statua invisibile “Io sono” venduta per 15.000 euro

Nel maggio 2021, Salvatore Garau ha fatto notizia per aver venduto una scultura invisibile dal titolo Io sono (“I Am”) per 15.000 euro in un’asta online. L’opera non esiste fisicamente ma è accompagnata da un certificato di autenticità e specifiche istruzioni: dev’essere “esposta” in uno spazio libero di circa 150×150 cm.

Garau ha dichiarato che l'opera rappresenta uno “spazio pieno di energia”, coerente con la fisica quantistica e la filosofia del nulla come forma di espressione artistica.

Altre opere invisibili di Salvatore Garau

Oltre a Io sono, Garau ha creato altre opere invisibili che hanno attirato l’attenzione internazionale:

  • Buddha in contemplazione – Installata simbolicamente in Piazza della Scala a Milano.
  • Afrodite piange – “Esposta” nel distretto finanziario di New York.
  • Davanti a te – Venduta a 27.120 euro in un’asta nel 2021.

Ogni opera è immateriale, ma viene documentata e “messa in scena” come qualsiasi altra scultura fisica. E con i certificati di originalità e le istruzioni per l'esposizione...

Un certificato di originalità di un'opera di Garau con le istruzioni per l'esposizione

Il significato dell’arte invisibile: la visione di Garau

Secondo Salvatore Garau, il vuoto non è un'assenza, ma uno spazio carico di potenziale. L’artista si ispira alla fisica quantistica, in particolare al principio di indeterminazione di Heisenberg, per sostenere che ciò che non si vede può essere altamente significativo.

Garau invita lo spettatore a riflettere sul valore dell’intangibile, della mente, dell’immaginazione. Le sue opere sono quindi attivatori mentali, più che oggetti.

Reazioni e polemiche: arte geniale o provocazione?

Le sculture invisibili di Salvatore Garau hanno diviso l’opinione pubblica:

  • Alcuni critici lo definiscono un genio concettuale che ridefinisce l’arte contemporanea.
  • Altri lo accusano di provocazione fine a se stessa, paragonandolo a un “venditore d’aria”.

Non sono mancate le accuse di plagio, come nel caso dell’artista Boyer Tresaco, che avrebbe creato concetti simili prima di Garau. Tuttavia, Garau continua a sostenere l’originalità e la forza filosofica delle sue opere.

Domande frequenti (FAQ) su Salvatore Garau

🧩 Quanto vale una scultura invisibile di Salvatore Garau?
Tra i 15.000 e i 27.000 euro, a seconda dell’opera.

📍 Dove si possono “vedere” le sue sculture?
Le installazioni avvengono in spazi pubblici o privati designati, spesso indicate solo da segnalazioni a terra o coordinate geografiche.

🧠 Cosa rappresentano le opere invisibili?
Simboli di energia, vuoto creativo, potenza dell’immaginazione.

📜 Le opere sono certificate?
Sì, ogni scultura invisibile è accompagnata da un certificato di autenticità firmato dall’artista.

Garau e gli altri: gli artisti più controversi

Garau non è certo l'unico artista così controverso e discusso. Vediamone alcuni

1. Yves Klein – Francia

Klein è stato uno dei primi a lavorare con l’immateriale come concetto artistico. Celebre la sua opera Zone de sensibilité picturale immatérielle (1959), in cui vendeva spazio vuoto in cambio di oro, bruciando parte della ricevuta davanti a testimoni.  È considerato uno dei precursori dell’arte concettuale e dell’arte performativa immateriale.

2. Piero Manzoni  – Italia

Manzoni ha sfidato i confini tra arte e concetto. È noto per opere come la Merda d’artista (1961), ma anche per Corpi d’aria, palloncini gonfiati dall’artista, venduti come opere. Gioca con l’invisibile, l’effimero e l’idea di presenza assente.

3. Maurizio Cattelan – Italia

Conosciuto per opere ironiche, dissacranti e spesso concettuali, Cattelan provoca e fa riflettere sul valore e il senso dell’arte. Anche se lavora con oggetti fisici, l’elemento provocatorio è molto simile. Condivide con Garau una critica al mercato dell’arte e al suo sistema di valori.

4. Tino Sehgal  – Germania

Le sue opere non hanno forma fisica. Crea situazioni e interazioni (come performance verbali) che non possono essere documentate, vendute solo tramite accordi orali. Totalmente incentrato sull’arte immateriale e performativa.

5. Boyer Tresaco – Spagna 

Alcuni lo considerano un precursore delle “sculture invisibili”, con progetti simili a quelli di Garau. È stato citato in alcune controversie come presunto autore di idee simili in anni precedenti. È stato accostato a Garau in termini di concettualità e immaterialità, anche se meno noto mediaticamente.

6. Marina Abramović – Serbia

Anche se lavora principalmente con la performance art, Abramović lavora spesso con il vuoto, il silenzio e l’introspezione come materia dell’opera. Condivide l’idea che l’arte possa essere un’esperienza interiore, più che oggettuale.