FUTURO SENZA... PORTAFOGLIO

Nel futuro pagheremo... con il palmo della mano

Una rivoluzione silenziosa (e contactless) si avvicina: ecco come pagheremo senza portafogli, né smartphone, ma con una semplice mano aperta

Nel futuro pagheremo... con il palmo della mano
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Immaginate di entrare in un negozio, scegliere ciò che vi serve, dirigervi alla cassa e – invece di cercare la carta nel portafoglio o lo smartphone nella borsa – porgere semplicemente il palmo della mano. Niente più PIN, niente impronte, niente volti da inquadrare. Un gesto naturale e discreto, capace però di compiere una delle operazioni più quotidiane e universali: pagare.
Fantascienza? Non proprio. È la nuova frontiera dei pagamenti biometrici, e sta già prendendo forma.

Presentato "Ingenico Palm Vein"

Al Mastercard Innovation Forum, l’appuntamento annuale dedicato alle soluzioni più promettenti nel mondo dei pagamenti, è stato presentato un piccolo grande salto nel futuro: Ingenico Palm Vein, il sistema di pagamento basato sulla scansione delle vene del palmo della mano. Niente contatto, massima sicurezza. Il sistema funziona attraverso una scansione Near Infrared (NIR) che rileva il tracciato venoso interno, unico per ogni essere umano. Questo viene poi crittografato, tokenizzato e collegato al metodo di pagamento dell’utente. Il risultato? Una transazione rapidissima, sicura e soprattutto... invisibile.

Tra tutte le tecnologie biometriche – impronte digitali, riconoscimento facciale, retina – quella basata sulle vene del palmo sembra essere la più promettente. A differenza delle impronte, non si altera con l’età o con i tagli. A differenza del volto, non è percepita come invasiva. E ha un enorme vantaggio: è invisibile dall’esterno, quindi difficilissima da replicare o falsificare.

Lo conferma anche il recente Consumer Trust in Biometrics Report 2024: se il 50% dei consumatori usa già la biometria per accedere alle app mobile, molti dichiarano di non sentirsi a proprio agio con la scansione facciale nei luoghi pubblici. Ma porgere il palmo, sì. E quando lo si fa solo volontariamente – evitando il rischio di "scansioni fantasma" – anche il senso di controllo rimane alto.

I vantaggi per clienti e negozianti

Ingenico, in collaborazione con Fujitsu, ha integrato questa tecnologia nel proprio ecosistema, e la presenterà al prossimo Salone dei Pagamenti di Milano (27-29 novembre 2024). Sarà la prima volta in cui i visitatori italiani potranno vedere e provare da vicino questo sistema rivoluzionario. Il dispositivo include il sensore PalmSecure F-Pro e un software Android, che consente ai merchant di velocizzare il check-out e integrare anche programmi fedeltà, ricevute digitali e offerte personalizzate.

Un vantaggio, però, non solo in termini di comodità: i pagamenti biometrici promettono di abbattere le frodi. Nel 2023, le perdite globali per truffe legate ai pagamenti hanno toccato i 429 miliardi di dollari. Con un’identificazione così unica e precisa come quella delle vene del palmo, replicare o contestare un pagamento diventa quasi impossibile.

Un futuro senza portafoglio

E se questo vi sembra ancora troppo futuristico, sappiate che alcuni progetti pilota sono già partiti, ad esempio in America Latina e in Uruguay, dove i primi clienti hanno potuto testare il pagamento “a mano nuda”. Le reazioni? Entusiasmo, stupore... e la sensazione di vivere già nel domani. Secondo Global Market Insights, il mercato dei pagamenti palm vein crescerà di oltre il 26% ogni anno fino al 2034, raggiungendo un valore superiore a mezzo miliardo di dollari.

Il sistema funziona attraverso una scansione Near Infrared (NIR) che rileva il tracciato venoso interno, unico per ogni essere umano (Immagine creata con IA)

E non è tutto: in parallelo, Mastercard ha presentato anche altre innovazioni sorprendenti – come Sophia, l’assistente virtuale multilingue con IA generativa, o il guanto da sci tech “Glove” che consente di pagare o aprire casa con un gesto. Ma tra tutte le meraviglie esposte, una resta quella che più colpisce l'immaginazione: pagare con ciò che abbiamo sempre avuto con noi. Le mani.

Nessun oggetto da dimenticare. Nessuna batteria da ricaricare. Solo il nostro corpo, messo al centro della nuova era cashless.

Nel futuro, insomma, non pagheremo di tasca nostra. Pagheremo di... mano nostra.